Cyrano
00giovedì 31 maggio 2007 16:37
Sì al nuovo stadio da 20 mila spettatori
A Ca Balbi anche un palasport, un centro benessere e piscine tropicali
di Gian Marco Mancassola Il nuovo stadio si farà. Prenderà vita a Ca Balbi, nella zona di Vicenza est. Avrà una capienza di 20 mila spettatori e sarà accompagnato da un nuovo palasport da 5 mila posti, da un centro benessere con piscine tropicali, da un parco divertimenti, da strutture ricettive e commerciali, da nuovi parcheggi e nuova viabilità. Laccordo sarà ratificato nel giro di poche settimane. Ieri cè stata la stretta di mano, ospitata a palazzo Trissino, dove si sono incontrati per quello che viene definito un vertice decisivo il sindaco Enrico Hüllweck e il presidente del Vicenza calcio Sergio Cassingena. Con loro cerano anche lassessore allUrbanistica Marco Zocca e uno dei legali della società di via Schio, lavv. Luigi Polato, oltre allarch. Paolo Costa, in rappresentanza della società Vicenza Futura, proprietaria dei terreni che sorgono ai piedi del cavalcavia di Ca Balbi, sullaltro lato rispetto al centro commerciale Palladio. Dellarea di Vicenza est si chiacchiera, più o meno ufficiosamente, da molto tempo. Il problema è che i vincoli imposti dalla normativa urbanistica regionale hanno allungato i tempi delloperazione, lasciandola nellincertezza su tempi e modi. Per questa ragione, la società biancorossa ha chiesto un faccia a faccia con il sindaco Hüllweck. Obiettivo primo: capire le intenzioni dellamministrazione comunale. Il Vicenza ha la necessità di confezionare una programmazione economica per i prossimi anni: una gestione che cambia radicalmente se in prospettiva viene inserita anche la partita del nuovo stadio. Daltra parte, ci sono problemi comuni alle parti: uno di questi è ladeguamento ai decreti Pisanu e Amato sulla sicurezza dentro e fuori gli stadi. Ebbene, nonostante gli sforzi e gli ingenti investimenti, in base allattuale legislazione il vecchio Menti non potrà mai essere messo a norma, semplicemente perché allesterno non ha sufficiente spazio per le operazioni di prefiltraggio dei tifosi. Cè poi la congestione del traffico, la complessa gestione del trasferimento dei tifosi, i piani del Comune, che vorrebbe servirsi del Menti per sviluppare servizi a sostegno delluniversità. Ieri le tre parti si sono dunque incontrate, trovando un accordo di massima e concordando un percorso amministrativo che dovrebbe produrre una nuova cittadella sportiva a Vicenza est. Nelle prossime settimane verrà definito un accordo che sarà inserito nel Pat, il piano di assetto territoriale che rappresenta il nuovo piano regolatore. In questa fase saranno stabilite le funzioni che potranno essere collocate sui terreni che oggi hanno destinazione agricola: oltre allo stadio, vengono ipotizzati un nuovo palasport, parcheggi, viabilità, strutture ricettive, ricreative, commerciali e direzionali: in particolare si pensa a un piccolo parco divertimenti e a un centro benessere ipermoderno, dotato di ogni comfort. Non ci saranno centri commerciali, né abitazioni. Approvato e varato il Pat, dopo, lesame in Regione, verrà messo a punto un Pua, un piano urbanistico in cui saranno dettagliati i singoli progetti di ogni struttura. Questo piano dovrà essere votato dal consiglio comunale. A quel punto il più delliter burocratico e politico sarà compiuto. Lintera cittadella sarà costruita dai privati, che cercheranno il loro business nelle strutture commerciali, ricreative e ricettive. Lo stadio, che costerà circa 20 milioni di euro, resterà in mano privata, mentre lassessore Zocca punta a porre sotto il controllo pubblico il nuovo palasport, dove oltre alla pallavolo si potranno giocare il basket, il tennis, lhockey e vi potranno essere ospitati congressi e concerti. «Lintenzione del Comune è di portare avanti il progetto del nuovo stadio», conferma Zocca. Soddisfatto anche il Vicenza calcio: «I costi da sostenere saranno elevati, perché costruire uno stadio oggi costa mille euro per ogni spettatore - commenta lavv. Polato - ma vogliamo che diventi un format unico in Italia. Sarà vicino alla ferrovia, circondato da verde, con un impatto limitato. Un impianto che possa essere completamente coperto, nuovo e moderno ma nello stesso tempo familiare: vogliamo sia un altro Menti».
Dal GdV di oggi.
bene bene! speriamo sia la volta buona!
Coapzpaza