CINEMA: QUANDO IL 'PROFUMO' RENDE SERIAL KILLER

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Boypoe
00mercoledì 20 settembre 2006 23:30
Il libro e' bellissimo amici di Zerofollia..ora spero anche nel film [SM=g27822]

ROMA - Quando la ricerca del 'profumo' perfetto rende serial killer. E questo mettendo mano, e restando anche fedeli, a un classico come 'Profumo' di Patrick Suskind: un bestseller da 15 milioni di copie in tutto il mondo e che, nella sola Italia, ha avuto dal 1985 a oggi ben undici edizioni. A renderlo sul grande schermo con il titolo 'Profumo. Storia di un assassino', ci ha pensato il regista tedesco Tom Tykwer ('Lola corre') a Roma per l'uscita venerdì del film in Italia (distribuito da Medusa in 350 copie).

Tanta voce fuori campo, per raccontare in ben 147 minuti, nella Francia del XVIII secolo, la storia di Jean-Baptiste Grenouille (Ben Whishaw), un uomo nato nella puzza di un mercato di pesce e da nessuno mai davvero amato (anche perché, si scoprirà poi, il suo corpo non ha nessun odore). Ma un uomo che ha dalla sua una tenace ostinazione a vivere e soprattutto è dotato di un olfatto straordinario.

Da conciatore di pelli si afferma subito come talentuoso profumiere nella bottega di Giuseppe Baldini (Dustin Hoffman). Ma a Jean-Baptiste non basta essere diventato un abile profumiere. Per lui, che si relaziona con il mondo solo attraverso il suo prodigioso naso, c'é una sola ossessione: la ricerca di un profumo divino. Un profumo che abbia la "capacità di dominare il cuore degli uomini".

Il cammino di Grenouille verso l'essenza perfetta sarà segnato da una lunga catena di omicidi, di ben tredici giovani vergini. Perché catturare l'odore di una fanciulla pura è la chiave di volta del profumo che tutti incanterà e renderà buoni. Sulla sua strada nella patria del profumo, Grasse, anche l'incontro con la donna più pura di tutte: Laura (Rachel Hurd-Wood) che, benché protetta dal padre mercante Richis (Alan Rickman), diventerà la perla più preziosa tra le sue essenze.

"E' stata una sfida", spiega il regista, parlando del film che ha sbancato il box office tedesco. "Rendere il particolare linguaggio di Suskind in maniera filmica non era facile. Non volevo poi utilizzare uno stile fantastico, ma piuttosto rendere in maniera più realistica possibile e senza effetti speciali quel mondo pieno di cattivi odori dove si viene a formare lo straordinario olfatto di Jean-Baptiste".

Un personaggio, quest'ultimo, che secondo Tykwer è centrale nel libro come nel suo film. "Tutti alla fine possono identificarsi con lui perché, in fondo in fondo, tutti vogliono apparire migliori di quelli che sono. Anche il fatto che lui alla fine uccida non è poi così assurdo. Gran parte degli omicidi avviene per amore, per passione".

Suskind, che per quindici anni non ha mai voluto cedere i diritti del film (venduti per 10 milioni di euro), "l'ho incontrato una sola volta", continua il regista. "E' stato gentile, ma formale. Ho avuto la netta impressione che non voleva essere coinvolto più di tanto nella realizzazione". Comunque nel film ci sono pochi cambiamenti rispetto al libro: "una volta decisa la linea che volevo dare, non ho più cambiato idea. Certo alcune cose sono state cambiate, ma la sostanza è rimasta la stessa anche nel rispetto dei molti lettori".

In ogni caso, per il regista, Jean-Baptiste Grenouille non è un uomo che si può liquidare in poche battute: "Ci sono molti livelli di lettura di questi personaggio. In fondo è un uomo che non riesce ad avere rapporti con gli altri, un uomo medio comune. Non un genio come Mozart, ma un uomo che ha bisogno per vivere di costruire una sua personale realtà, una sua bugia".
BeatAurora
00giovedì 21 settembre 2006 11:26
[SM=g27818] non ho letto il libro...ma spero di poter vedere il film... [SM=g27825]
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