Carciofi alla giudia

Prima di postare la ricetta, vorrei precisare che questi carciofi alla giudia sono come li facciamo ad Ascoli, totalmente diversi da come vengono fatti a Roma.
I miei cognati, che vivono a Roma, dicono che i carciofi alla giudia sono quelli fritti tutti interi e senza essere nè infarinati nè passati nell'uovo.
Stesso nome ma ricetta diversa.

Pulire i carciofi scartando le foglie esterne, tagliare il gambo e sfilarlo. Passare carciofi e gambi con mezzo limone, (facendo così non scuriscono e volendo si possono conservare in frigo, ben chiusi nei sacchetti da congelatore, anche per 2 o 3 giorni).
Una volta puliti tutti lavateli, strizzateli delicatamente e apriteli un po' con le dita per poterli riempire.
Ora preparate un trito di aglio e prezzemolo, aggiungete del pangrattato, sale, olio e pepe. Non esagerate con l'olio perchè la farcia deve essere molto densa. Prendete un cucchiaino e riempite i carciofi, metteteli in pentola con il fondo in basso, unite i gambi a pezzi da 3 cm. circa, versate un po' d'olio e fate rosolare coperto girandoli più volte. Dopo una decina di minuti versate mezzo bicchiere di vino bianco e fate evaporare a fuoco basso e sempre coperto.

Il risultato è questo

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Buon appetito

Confusione di nomi di ricette. Effettivamente i carciofi alla giudia, sono quelli fritti, poi ne posterò la ricetta e il procedimento di frittura.
Questi che hai messo tu, sono simili ai carciofi alla romana, l'unica variante è che nella ricetta romana, si mette tanta mentuccia cioè la nepitella e non c'è il vino.
Grazie del tuo prezioso contributo.

Anche qui c'è chi ci mette la mentuccia ma a me non piace

I carciofi alla giudia come si fanno a Roma sono buonissimi, li faccio anche io