Dal bikini al burkini..le novità in tema di religione islamica! Fonte Tgcom

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Nina§
00mercoledì 24 gennaio 2007 21:52


Ecco il costume per Baywatch musulmane





Anche i paesi musulmani avranno le loro Baywatch. Certo niente a che fare con gli ombelichi in bella vista e le curve prorompenti e ostentate di Pam e delle sue compagne, ma pur sempre in bikini. Anzi in burkini. Un costume da bagno completo di velo, ideato dalla stilista di origine libanese Aheda Zanetti, che ha pensato ad un due pezzi che in realtà copre tutto il corpo, ma è fatto con un materiale molto leggero e, partendo dalle spalle, vela anche la testa: insomma un bikini, ma con tutta la pudicizia dovuta, da una cultura che non permette alle donne di scoprire spesso, nemmeno il volto..
Foto: 'Middle East Online'

Il burkini quindi, rivoluzionario ma al tempo stesso rispettoso delle tradizioni, sbarcherà sulle spiagge australiane, dove le Baywatch musulmane prenderanno presto servizio e comunque molto frequentate dalle donne di origine mediorientale, amanti di sport come surf o beach volley. Sul sito di informazione mediorientale 'Middle East Online' la stilista ha spiegato le ragioni per cui ha disegnato un costume di questo genere, destinato alle ragazze musulmane, che vanno sulle spiagge australiane piene di succinti bikini e topless. ''Abbiamo studiato un sistema per riempire una nicchia di mercato ancora scoperta. Il nuovo costume è molto leggero e aderente e permetterà alle ragazze musulmane di fare sport in spiaggia giocando ad esempio a beach volley o di nuotare in libertà".

Finora infatti le musulmane potevano accedere ai giochi da spiaggia solo con i vestiti tradizionali, troppo scomodi e poco adeguati all'ambiente. L'idea potrebbe permettere alla Zanetti, nata in Libano ed emigrata a Sydney, di sfondare nel campo della moda. La stilista non ha mai indossato il velo, ne' il burqa, ma l'idea le è venuta grazie a sua madre che giocava al netball (una sorta di pallacanestro da spiaggia) con il velo. '
'Quando la guardavo giocare con il velo e il suo lungo vestito nero pensavo "mio Dio, deve esserci qualcosa di più comodo, ma non c'era". Così è nata l'idea del burkini e di una linea di abbigliamento sportivo per le musulmane con lo slogan ''La modestia prima di tutto''.
La sua società riceve ora centinaia di ordini da tutta l' Australia per il burkini, che è fatto in poliestere, si asciuga velocemente dopo il bagno e costa dai 160 ai 200 dollari australiani (100-125 dollari).
La Zanetti non però sfuggita alle critiche delle più ortodosse seguaci dell'Islam. E, d'altra parte, i primi esperimenti del suo costume avevano addirittura provocato risse nel dicembre 2005 sulla spiaggia di Cronulla a Sydney, con esponenti di gruppi di estrema destra australiani che volevano cacciare le donne musulmane dalla spiaggia. Il burkini dovrebbe però anche favorire l'integrazione: grazie ad esso il governo australiano ha infatti aperto alle ragazze musulmane i corsi per diventare bagnine e controllare le grandi spiagge del Paese. La Zanetti sta già producendo burkini rossi e gialli per le nuove 'Baywatch' musulmane che hanno ricevuto anche l' approvazione delle autorità islamiche locali, a partire da Taj Aldin al-Hilali, personaggio molto noto tra la comunità islamica in Australia. La stilista ha dichiarato che si aspetta peraltro critiche da altri esponenti religiosi musulmani ma non sembra preoccupata: ''Le loro mogli, alla fine, compreranno il burkini''.

Iside@
00giovedì 25 gennaio 2007 11:00
Ma che storie.
A me ste cose fanno venire i nervi.
Povere donne, dovrebbero ribellarsi in gruppO! [SM=x131207]
°calime°
00giovedì 25 gennaio 2007 11:32
[SM=g27818]
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