*** De Feudo in Caerulei Draconis Regno ***
Biblioteca Arcana del Regno di Blue Dragon, Anno di Grazia 1010.
Su richiesta del mio Signore, il Sommo Re Blue Dragon, mi accingo ad argomentare questo breve trattato, onde spiegare ai Fratelli che abitano codesto reame e agli abitanti dei Regni lontani da noi nello spazio e nel tempo su quale istituto esso abbia trovato e trovi tuttora appoggio la nostra intera comunità.
Orbene, non diversamente da grandi regni quali il Regno di Direnia o il Regno di Crelia il nostro amato regno è stato costruito usando come mattone l'istituto che suole prendere il nome di "Feudum" o, nella nostra lingua, "Feudo" o, come soleva dire Re Ulthur, "Beneficium".
Eppure, il tipo di Feudo istituito in questo Regno si discosta a tal punto da quelle che sono le sue caratteristiche classiche, che un qualsiasi straniero giunto in questo luogo potrebbe trovare tra il nostro Feudo e quello classico non più che una debole somiglianza, dello stesso tipo di quella che lega i figli ai padri.
Ecco così che, per fare dono di chiarezza alla mia favella, ritengo opportuno, anche se per sommi capi, illustrare le caratteristiche basilari del Feudo così come è conosciuto nei Continenti Occidentale e Centrale.
Prima di ogni altra cosa è bene dire che il Feudo si compone di due elementi, uno personale ed uno materiale; essi, col tempo, sono diventati tuttavia talmente uniti che considerarli separatamente sarebbe come voler valutare l'utilità dell'arco rispetto a quella della freccia.
Il primo elemento prende il nome di "Commendatio" e consiste in un sacro giuramento di fedelta che un singolo uomo, definito d'ora in poi come feudatario, stringe con un altro uomo, definito d'ora in poi come signore. Questo rapporto di fedeltà viene stretto attraverso una serie di gesti definiti con il termine di "Omaggio feudale"; essi consistono nell'inginocchiarsi con riverenza di fronte al signore ponendo le proprie mani in quelle di quest'ultimo, atto che simboleggia il desiderio di porsi nelle mani del signore e farsi suo uomo. Se il signore ritiene meritevole tale richiesta egli invita poi l'uomo ad alzarsi in piedi, lo abbraccia e lo bacia. L'insieme di questi gesti viene definito "Bacio di Pace".
Da questo momento in poi prende vita un sacro legame di fedeltà riassumibile con due termini: Auxilium et Consilium.
Con il primo viene indicato l'aiuto militare e, talvolta, materiale, che il feudatario presta al suo signore in caso di bisogno; con il secondo invece si intende l'atto di consigliare quest'ultimo nei momenti difficili, per lo più partecipando alle riunioni da questi indette.
Il secondo elemento è definito invece come "Beneficium" e consiste nella donazione di un bene compiuta dal signore nei confronti del feudatario in cambio della fedeltà prestata.
La cerimonia con il quale viene concesso tale bene è chiamata "Investitura". Durante questa il Signore tocca con la propria spada o semplicemente con un bastone la spalla del feudatario e subito dopo gli concede il bene.
Questo bene può consistere in qualsiasi cosa ma con il passare del tempo esso è andato concretizzandosi in una serie di possedimenti terrieri comprendenti anche tutto ciò posto sopra essi.
Sulla base di questo istituto è andato poi formandosi una rete di rapporti di fedeltà tra signori e feudatari formata, in ordine decresente, dalle seguente gerarchia: Re, Vassalli, Valvassori, Valvassini.
Questo è, per sommi capi, il Feudo così come viene descritto nei Libri Feudorum.
Ma dedichiamoci ora nell'esporre quello che è il centro di codesto trattato, il Feudo nel Regno di Blue di Dragon.
Una prima caratteristica che mostra in quanto grande misura questo Feudo si discosti da quelli classici è dato dalla suddivisione dei feudatari in due uniche e peculiari categorie: i Vassalli e gli Aspiranti Vassalli.
La peculiarità di tale ripartizione consiste nel fatto che mentre i primi sono feudatari a tutti gli effetti, in quanto prestanti Commendatio e ricompensati dal Beneficium, i secondi lo sono invece per metà o, meglio, incompletamente, poichè prestanti giuramento ma privi di donazione.
Ora, in qualsiasi regno conosciuto su questa terra immagino che un tale sistema provocherebbe sdegno e malcontento nel popolo, poichè essa potrebbe considerare tale stato delle cose come il segno di una tirannia dove ad una classe di privilegiati viene contrapposta una classe di aspiranti sfruttati finchè non entreranno anch'essi tra i ranghi dei primi.
In realtà codesto sistema è talmente precursore dei tempi, talmente illuminato da una sapienza, oserei dire, divina, che la sua finalità sfugge a coloro che non sanno dove guardare.
In verità il nostro sovrano non sfrutta gli Aspiranti Vassalli bensì ne mette alla prova la fedeltà. Il Beneficium che il Sommo Re Blue Dragon si appresta a concedere è così grande, così potente, così unico che ad esso non basta che la fedeltà venga mostrata a parole o gesti, bensì con una serie di fatti che dimostrino che l'Aspirante ha capacità e fedeltà bastevoli da meritare la donazione che il nostro sovrano è pronto a compiere.
Forse voi potreste ora chiedervi quale Beneficium possa essere così grande e così importante da dover essere guadagnato con così tanta fatica e così tanto sudore del capo. Ebbene io non l'ho ancora ricevuto e non sono certo di riceverlo, ergo non saprei dirvi esattamente in cosa consista. Posso però dire con quale nome noi del Regno siamo soliti chiamarlo e come esso venga descritto dai Vassalli.
Ebbene tale Beneficium è definito come "Il Dono".
Esso non consiste in una serie di terre o di beni, anche se tale carattere simbolico viene comunque conservato attraverso la donazione da parte delLo Re di una abitazione posta entro le mura e del terreno sul quale essa sorge; essa è come una sorta di forma di energia, ma anche una forma di conoscenza e di consapevolezza; è come una forza, una forza benigna che amplifica tutto ciò che di positivo c'è all'interno del Vassallo e che gli garantisce un potere pari a quello di un esercito composto da 10.000 uomini.
Se tutto ciò può sembrarvi assurdo, frutto forse delle eccessive ore di trascrizione trascorse a lume di candela o delle inebrianti bevande contenute nella nostra Taverna, vi ricordo che il nostro Re non è di questo mondo; anzi, è una creatura leggendaria, un angelo minore, e sono molte le cose a lui possibili.
Nella speranza che questo mio scritto soppraviva ai pericoli ed al buio che da sempre minaccia i testi scritti, nonchè la nostra intera cultura, confido di aver potuto colmare almeno in parte il vuoto di conoscenza legato al nostro reame e spero ancora di aver servito degnamente il mio Re anche con la penna oltre che con la spada.
Claudium da Baros,
Aspirante Vassallo del Regno di Blue Dragon,
Mastro Bibliotecario della Biblioteca Arcana.