Il bar delle Folies-Bergère (Londra,Tate Gallery) è l'ultima grande composizione alla quale Manet lavora, verso la fine del 1881, già quasi completamente paralizzato. L'opera, di una squisita ricchezza cromatica descrive l'interno del famoso teatro parigino, la ragazza è Suzon una delle due cameriere incaricate di servire le bevande dietro il banco, nello specchio alle sue spalle si riflette la folla di avventori sotto il lampadario di cristallo, mentre sul banco, a formare una bellissima natura morta, s'allineano varie bottiglie, una coppa di frutta, un scintillante bicchiere con due rose, ottene un vero trionfo al Salon del 1882 e valse a Manet la nomina a cavaliere della Legion d'Onore, grazie all'interessamento del suo amico Antonin Proust. Lillà, rose, e altri fiori disposti in vasi di cristallo furono i temi ai quali l'artista si dedicò nel 1882 e nel 1883, l'anno della sua morte, realizzando quadri delicatissimi.