Il programma della sinistra

MarcoPantani
00mercoledì 11 gennaio 2006 11:14
IN 274 PAGINE LE PRIME PROPOSTE PER BATTERE BERLUSCONI

ROMA. Riforme incisive, controriforme rispetto a quelle varate da Silvio Berlusconi, ma nessuna proposta choc: è quanto si deduce dalla lettura delle 274 pagine della bozza del programma dell’Unione che ora i partiti dovranno ritoccare in vista della stesura definitiva. Dopo una elaborazione durata mesi, ieri la bozza è stata spedita dal coordinatore Andrea Papini ai partiti della coalizione per una definitiva messa a punto.


Tassa di successione
Tra le “controriforme” previste nel programma del centrosinista anche quella che riguarda la tassa di successione relativa però ai grandi patrimoni.

Rendite finanziarie
Tasse più alte per le rendite finanziarie: «La uniformità del sistema di tassazione delle rendite finanziarie ad un livello intermedio tra l’attuale tassazione degli interessi sui depositi bancari e quella sulle altre attività finanziarie, con l’esclusione dei redditi di piccoli patrimoni, in coordinamento con l’imposizione societaria e la tassazione di dividendi e plusvalenze azionarie». In compenso si prevede una detassazione per i piccoli patrimoni.

Affitti
Incentivi fiscali a chi affitta una casa: è uno degli strumenti previsti nella bozza: «Pensiamo - è scritto - ad una più marcata detassazione degli affitti, a misure che incentivino gli affitti a canone concordato, ad un intervento sulla fiscalità della casa che penalizzi lo sfitto, anche ai fini di un vero contrasto al canone nero e a una diversa modulazione dell’Ici».

Pensioni
Sul punto dolente delle pensioni, il programma dell’Unione propone una revisione soft dell’età pensionabile: «Con la tendenza all’aumento della vita media, l’allungamento graduale della carriera lavorativa dovrebbe diventare un fatto fisiologico» e dunque «per compensare la tendenza al ribasso dei trattamenti pensionistici bisognerà approntare un graduale innalzamento dell’età media di pensionamento», anche se «va eliminato l’inaccettabile gradino che innalza bruscamente e modo del tutto iniquo l’età pensionabile».

Pacs
Non si parla più di Pacs e si chiede «il riconoscimento giuridico di una forma di relazione capace di assicurare prerogative e facoltà e di garantire reciprocità nei diritti e nei doveri». E al fine di stabilire la natura dell’unione civile tra due persone «non è dirimente il genere dei contraenti; va considerato piuttosto il sistema di relazioni (amicali, sentimentiali, assistenziali) la sua stabilità e la sua intenzionalità quale sistema qualificante.

Ponte di Messina
«Riguardo al ponte sullo stretto di Messina, proponiamo di sospendere l’iter procedurale in atto e di valutare in concreto le effettive priorità infrastruttuali del Mezzogiorno, dal sistema autostradale e ferrovario alle reti idriche, dalla politica dei porti al piccolo cabotaggio».

Falso in bilancio
Una delle “controriforme” ipotizzate dall’Unione è quella che prevede di «ritornare al falso in bilancio come reato di pericolo, abrogando la disciplina introdotta bel 2002 dalla riforma del diritto societario».

Taxi
Tra le tante proposte specifiche anche quella che prevede di «eliminare il divieto di cumulo delle licenze dei taxi» e la possibilità di «offrire licenze part-time a giovani disoccupati».

Immigrati
Per i lavoratori stranieri il programma del centrosinsitra prevede permessi di soggiorno più duraturi, evitando l’obbligo di continui rinnovi. Confermato l’impegno a garantire il voto amministrativo dopo «un congruo numero di anni di residenza».

Conflitto di interessi
Per risolvere la questione del conflitto di interessi si propone una soluzione triangolare: la revisione del regime delle incompatibilità; l’istituzione di una apposita autorità Garante; l’obbligo di conferire le attività patrimoniali a un blind trust.

Amnistia
Il quorum dei due terzi approvare indulto e amnistia, per il centrosinistra, è troppo alto. E dunque si propone di modificare nuovamente l’articolo 79 della Costituzione in modo da ridurre il quorum.

Iraq
«Se vinceremo le elezioni, immediatamente proporremo al Parlamento il rientro dei soldati», ma «sostenendo la transizione democratica».
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