Estate 1156
Prima di presentarmi a corte volevo avere informazioni sui miei interlocutori: sulla composizione dell’ albero genealogico, sui loro possedimenti, sulla situazione geopolitica dei dintorni e anche, perché no, dei pettegolezzi di corte.
Così è composto l’ albero:
Il vecchio e barbuto capostipite aveva lasciato il Regno alla famiglia Caetani ma tutte le dinastie, avendo aspiranti al trono in età giusta, ambivano alla maestosa poltrona.
La quiete interna regnava su di un filo sottilissimo dividendo coloro che proponevano un’ espansione rapida su insediamenti autonomi e, tra chi consigliava solidità economica nel Regno prima di tutto.
Le terre comprendevano Pisa come capitale, Ajaccio e Cagliari quest’ ultima a confine con terre di proprietà ribelle.
Ajaccio si poneva nel panorama generale come castello quindi un’ ottimo approvvigionamento di truppe scelte oltre che, naturalmente come cantiere navale.
Sulla penisola le città a portata di mano erano tutte di Signori locali senza bandiera ma oltre queste terre, sia a sud che a nord i Normanni ed i Milanesi erano ben intenti ad ammassare truppe per la conquista dei vari punti strategici.
Da nord-est non arrivavano notizie ma ben si conosceva già la potenza della flotta Veneziana…….
Mentre i burocrati di corte pensavano al da farsi il tempo scorreva e le nazioni militarmente pronte potevano approfittarne…………..