Manga, fast food & samurai

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La Visione
00giovedì 28 aprile 2011 20:37
Peter Cary


TITOLO: Manga, fast food & samurai
AUTORE: Peter Carey
CASA EDITRICE: Feltrinelli
PAGINE: 126
COSTO: 10€
ANNO: 2006
FORMATO: 22 cm X 14 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano

Breve spiegazione del libro: L'autore, Peter Carey, famoso autore di romanzi, si reca in Giappone col figlio dodicenne, grande appassionati di manga ed anime. In questo modo Carey conosce una cultura a lui quasi soconsociuta.

Qualche anno fa trovavo spesso questo libro in libreria, lo sfogliavo e poi non lo compravo. Passava qualche mese, lo risfogliavo, leggevo qualche pagina e poi non lo compravo di nuovo. Qualche mese fa, in una fiera del libro usato, me lo sono ritrovato tra le mani, lo risfogliato, ma costando solo 2 euro (o anche meno) l'ho comprato.
Io sarò anche tordo, ma alla fine di queste 126 pagine non ho capito se questo era un qualche tipo di romanzo oppure un racconto di viaggio, o magari un mix di entrambi...

Il libro è pieno di informazioni corrette, oltre che scritte in modo piacevole, e anche qualche piccola analisi interessante, ma poi ci sono pure degli errori, più o meno grossolani (dipende sempre da quanto un fatto viene considerato “importante”). A questo punto, però, visti gli errori, che con un minimo di accortezza in fase di stesura si sarebbero potuti correggere, mi è toccato non prendere in considerazione tutte le informazioni su quegli aspetti che ignoravo. Perché se una cosa so che è giusto la valuto giusta, se so che è sbagliato la valuto sbagliata, ma se non la conosco e la fonte mi lascia dei dubbi (come questo libro) resto nel dubbio...

Mi chiedo come faccia uno scrittore conosciuto a mandare in stampa un libro senza aver trovato il modo di chiedere a qualcuno se quello che ha scritto sia corretto o meno, nel caso in cui (come in questo libro) si elargiscono delle nozioni, seppur senza pretese, ma abbastanza precise.

Lascio a voi il giudizio su alcune informazioni del libro che mi son sembrate errate oppure che mi hanno lasciato molti dubbi.
Cominciamo col fatto che si afferma che “anime” è una parola francese! E Carey si sorprende pure che sia francese, infatti è inglese, deriva da “animation”...
In un altro caso, usando Guerre Stellari come esempio, si afferma che Luke Skywalker e Han Solo andarono sul pianete Xenon per cercare pezzi di ricambio. Ora, io posso anche sbagliare (e che la vergogna mi colga), ma proprio non me la ricordo questa scena...
Riguardo i Kabuki Mono si afferma che furono in qualche modo gli antesignani dei punk, in quanto in epoca medioevale si vestivano in maniera volontariamente strana, con lo stesso intento di protesta dei punk. Ho fatto qualche ricerca sul web, e ho trovato più fonti che affermano che questi Kabuki Mono erano samurai ronin, e che possono essere considerati i precursori non dei punk, ma della yakuza. Una delle due fonti sbaglia.
Sempre l'autore afferma che “mobil suit”, riferito al Gundam (di cui il figlio è un grande appassionato) vuol dire “Tute mobili”, mentre dovrebbe significare “armature mobili”. Magari questo errore è dovuto alla traduzione.
Però poi, nella spiegazione della trama ci sono altri errori, assieme a tante cose giuste. Per esempio che Tomino (che Carey intervista nel libro) fu obbligato dai costruttori di giocattoli a fare una serie ambientata “sempre” sulla terra... Inoltre, sempre i costruttori di giocattoli, lo obbligarono a disegnare un Gundam alto 100 metri, anche se lui lo aveva pensato alto circa 20 metri.
E' superfluo ricordare che la serie del Gundam si svolge sia sulla Terra che nello spazio, e che il Gundam, dopo aver cercato sui booklet allegati ai cofanetti DVD Dynit, è alto 18,5 metri...
Nel riportare il racconto di un regista d'animazione, tal Yazako, si afferma che durante un bombardamento statunitense che: "gli americani riuscirono a paracadutare a terra degli uomini che posizionarono degli enormi riflettori sulla collina (della città do Kofu) che sovrastava la città”.
Questo allo scopo di meglio bombardare la città medesima, quindi, ricapitolando, durante o prima di un bombardamento gli Usa avrebbero paracadutato uomini e materiale per meglio illuminare i bombardamenti. E poi gli uomini come tornavano sugli aerei?
Io non sono ovviamente uno storico, magari sbaglio, ma questa è la prima volta che leggo di un fatto del genere. Potrebbe essere uno scoop storico di non poca rilevanza. Sapevo, invece, che i giapponesi uccidevano i piloti abbattuti.
Nella parte finale c'è una piccola interessante analisi su uno spezzone (quindi non tutto, meno della metà) di Totoro, fatta assieme ad un suo amico giapponese, che gli fa notare degli aspetti che ad un occidentale potrebbero sfuggire.
Solo che per i motivi sopra descritti le cose che non sapevo non so se considerarle attendibili.

Morale?
Se trovate questo libro a uno o due euro compratelo.








Shoujo
00giovedì 28 aprile 2011 23:02
Qui c'è qualche capitolo di esempio su google libri

books.google.it/books?id=KzDhlMIb478C&printsec=frontcover#v=onepage&q...
La Visione
00lunedì 2 maggio 2011 20:09
Re:
Shoujo, 28/04/2011 23.02:

Qui c'è qualche capitolo di esempio su google libri

books.google.it/books?id=KzDhlMIb478C&printsec=frontcover#v=onepage&q...



Si, facendo ricerche sulle cose scritte da Peter Carrey mi ero imbatutto pure io sul libro online.

Quindi vi dico le pagine dove potyete trovare gli strafalcioni:

pag 11 in basso = anime è un francesismo
pag 51 in basso = Luke e Solo sul pianeta Xenon
pag 53 in alto = Mobil Suit vuol dire "tute mobili"
pag 73 in alto = gli americani che si paracadutano sul suolo nipponico
pag 82 = Gundam alto 100 metri e la storia ambientata solo sulla Terra

Comunque le affermazioni dubbie sono parecchie, visto che è online gratis provate a leggerlo e a trovarle [SM=x53091]





Rukkio de Ruchis
00sabato 7 maggio 2011 14:54
Interessante questa tua rece, Ste.

Per quanto concerne i Kabukimono, leggendo il manga Keiji (dell'accoppiata Tetsuo Hara - Keiichiro Ryu) ti riporto quanto segue:

"il Kabukimono è una persona eccentrica, che ama distinguersi dagli altri nel modo di comportarsi e nell'aspetto."

Keji Maeda, protagonista, è un samurai kabukimono. Tra l'altro una nota riporta che il termine era anche il soprannome utilizzato per Nobunaga Oda e di Toshiie Maeda.
Ora, non so se possano essere ritenuti precursori dei punk, certo è che leggendo il manga si ha l'intuizione che siano stati personaggi con la propensione a rompere gli schemi della società.
La Visione
00domenica 8 maggio 2011 12:34
A me è parso che il raffronto tra i punk e i kabukimono sia un po' una cagata, tecnicamente parlando, visto che erano samurai ronin dediti al saccheggio, mica contestatori della società giapponese del medioevo.
Rukkio de Ruchis
00domenica 8 maggio 2011 14:30
Re:
La Visione, 08/05/2011 12.34:

A me è parso che il raffronto tra i punk e i kabukimono sia un po' una cagata, tecnicamente parlando, visto che erano samurai ronin dediti al saccheggio, mica contestatori della società giapponese del medioevo.




Mmm.. non sono espertissimo, però mi verrebbe da dire che il manga Keiji è un pò anacronistico. Lì infatti Keiji Maeda è descritto come un samurai controcorrente, appariscente, teso appunto a rompere gli schemi.
Però secondo quanto riporti, probabilmente è un'invenzione dello sceneggiatore, non so.
Whasango
00domenica 8 maggio 2011 15:49
Re: Re:
Rukkio de Ruchis, 08/05/2011 14.30:




Mmm.. non sono espertissimo, però mi verrebbe da dire che il manga Keiji è un pò anacronistico. Lì infatti Keiji Maeda è descritto come un samurai controcorrente, appariscente, teso appunto a rompere gli schemi.
Però secondo quanto riporti, probabilmente è un'invenzione dello sceneggiatore, non so.



Devo dire che ho "rubato" questo libro ad un amico (forse interessato alla copertina! [SM=x53120] )
e personalmente l'ho trovato INTERESSANTE ma alcontempo pieno di IMMANI CAGATE.
Più che uno scrittore m'è parso un genitore del Moige in preda alle sue elucubrazioni mentali.
Infatti è pieno di inesattezze non da poco, che un professionista dovrebbe sognarsi.

Detto questo posso permettermi di dire la "mia"... almeno su KEIJI.
Keichiro Ryu era uno dei più grandi e cazzuti storici e ricostruttori dell'epoca medievale giapponese.
Tutte le opere o i drama televisivi si servirono all'epoca della sua consulenza.
Per questo KEIJI si può quasi considerare un manga "storico" almeno nella prima metà affidata a lui.
Quando poi morì e le redini furono date ad Hara, diventa visibilmente un manga da super-uomo.

Secondo me il tizio ha collegato il termine KABUKI con "le maschere del loro teatro dell'assurdo",
ha visto i tizi vestiti alla Jiraiya e li ha paragonati, da becero, ai PUNK. [SM=x53120]

I KABUKIMONO erano dei samurai giullari, anche se spesso qualcuno era violento e rissoso.
Più dediti alla gozzoviglia (pochi erano eroi e portavano la spada, quasi tutti erano disarmati) al bere e alle donne.
Erano personaggi davvero di rottura.
E che io sappia il termine deriva da "kabuku" o "kabuko" che significa appunto strano e anticonvenzionale.
Personalmente per quel poco o tanto che io abbia studiato, non credo siano stati precursori di nulla.
Anzi, una classe militare e sociale che si è estinta.
Il paragone con la YAKUZA mi sembra azzardato, anche se questa diceria l'ho sentita pure io.
Forse è stato fatto perché l'anitca "gokudo" naque come organizzazione comune tra esercenti e mercanti,
per proteggersi dai soprusi o dai banditi...laddove shogunato ed esercito non arrivavano.
E i Kabukimono come forma di protesta verso l'imperatore e la loro "ridicolizzazione" o esclusione dalle cariche militari
istituirono in tutto il paese vari gruppi di "polizia privata" a pagamento.
Forse da qui il legame o la somiglianza.
Ma i principi erano diversi.
Poi ricordiamo che i membri della gokudo portavano nascondevano nelle tuniche i "wakizashi" o i "tanto" di legno,
le katane corte che ancora adesso li rappresentano nell'immaginario collettivo e non solo!
Mentre i Kabukimono erano famosi per portare katane o soprattutto i "tachi", le spadone lunghe (come Keiji, appunto!)
agghindate ed ornate in modo pazzesco e molto poco eterosessuale! [SM=x53120] [SM=x53120] [SM=x53120]

Quindi le differenze sono non poche...
Trovo paragoni o la disamina dell'autore molto grossolana se non incorretta. [SM=x53146]
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