PECORE E CAPRI

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ilnonnosa
00domenica 17 maggio 2009 18:48

Comincio dalla Torre di Guardia del 15 ottobre 1995. Da vecchio e smaliziato lettore della letteratura della Società Torre di Guardia ho sentito un certo pizzicore sotto la pelle quando a pagina 19, paragrafo 4, ho letto le parole iniziali “Per molto tempo abbiamo pensato…”. “Ci siamo”, mi son detto, questo è il linguaggio delle grandi occasioni. Sicuramente Geova avrà voluto benignamente far capire ai membri del Corpo Direttivo che era il tempo di prendere atto di qualche altra gigantesca cantonata, pardon, di una più accurata spiegazione di un precedente insegnamento.
Quindi, ho posato la rivista, mi sono ben sistemato alla scrivania, ho ripreso in mano il mio buon “cibo” e ho ricominciato a leggere con un’attenzione da Masoreta per non perdere nemmeno una sillaba, ma che dico una sillaba, nemmeno una lettera di ciò che presagivo essere qualcosa di straordinariamente importante. E non mi ero sbagliato!

Nel libro: “Il millenario Regno di Dio si è avvicinato”, 1975, se si esamina parola per parola il capitolo 14 intitolato “Sudditi terreni del regno di Dio”, si riscontra che a quel tempo non si prestò nessuna attenzione all’importantissimo fatto che adesso la Torre di Guardia ritiene così significativo, e cioè quello che Dio si siede. Ho fatto un rapido calcolo e ho riscontrato che solo nel primo dei due articoli di studio si menziona ben 34 volte il verbo “sedere” nelle sue diverse forme (seduto, sedette, sederà, sedeva, sedersi e così via). Francamente, non mi era mai passato per la testa che fosse così importante questa, diciamo così, … ginnastica teocratica dell’Onnipotente.

Ma, ritornando al libro Millenario, è un po’ difficile, per chi lo ha letto, accettare adesso la nuova spiegazione che ne viene data. Alle pagine 265 e 266 di questo libro di testo fu posta questa significativa domanda:

“Chi sono, però, le simboliche pecore e chi sono i simbolici capri? Il Sabato 25 agosto 1923 fu data agli studenti cristiani della Sacra Bibbia una sorprendente spiegazione di chi questi rispettivamente fossero. Questo avvenne l’ottavo giorno di un congresso regionale di nove giorni tenuto a Los Angeles, in California, U.S.A., dall’Associazione degli Studenti Biblici. Quel giorno il presidente dell’Associazione J. F. Rutherford, si rivolse a un uditorio di 2.500 persone sul soggetto “La parabola delle pecore e dei capri”. Questa presentazione biblica non situò l’adempimento della parabola di Matteo 25:31-46 dopo il “tempo d’angustia” con cui finirà questo attuale sistema di cose e durante il regno millenario di Cristo. Essa situò l’adempimento della parabola ora, dal 1919 E.V., durante l’invisibile parusia o “presenza” del regnante Figlio dell’uomo e fino alla distruzione di questo sistema di cose … In questa maniera i lettori de La Torre di Guardia e i componenti dell’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici furono destati al fatto che la parabola stava già avendo adempimento e che vi era vitalmente implicata l’attuale generazione del genere umano”.

Converrete con me, che non può in alcun modo essere messo in dubbio che quel “nuovo intendimento” del giudice Rutherford fosse a quel tempo accolto come una “rivelazione” di vitali verità da parte di Geova. Infatti, il libro citato suggeriva di andare a rileggere l’originale testo della Torre di Guardia [inglese] del 15 ottobre 1923, pagine 307-314 con particolare riferimento ai paragrafi 17-21. Io l’ho fatto e mi sono subito saltate agli occhi le parole iniziali del paragrafo 17 che dicevano: “Il tempo diviene un elemento vitale nell’interpretazione della parabola”. Sì, il tempo è sempre stato un elemento vitale nella storia dei testimoni di Geova, e quindi era “vitale” che la parabola si adempisse “ora, dal 1919 E.V.”, in poi, tanto è vero che si diceva che essa “stava già avendo adempimento”. Viceversa, ecco quanto adesso leggiamo nella Torre di Guardia del 15 ottobre 1995, pp. 22 § 22 e 26:

“Questa parabola si riferisce forse a quando Gesù si sedette col potere regale nel 1914, come abbiamo pensato per molto tempo … Questo intendimento della parabola delle pecore e dei capri indica che il giudizio delle pecore e dei capri è futuro. Avrà luogo dopo che “la tribolazione” menzionata in Matteo 24:29, 30 sarà scoppiata e il Figlio dell’uomo ‘sarà arrivato nella sua gloria’”.

Allora, come la mettiamo? Prima si dice che “Questa presentazione biblica non situò l’adempimento della parabola di Matteo 25:31-46 dopo il “tempo d’angustia”; poi, invece, vien detto che “Questo intendimento della parabola delle pecore e dei capri … avrà luogo dopo che la “tribolazione” menzionata in Matteo 24:29, 30 sarà scoppiata. A quanto pare ci troviamo di fronte a due punti di vista diametralmente opposti.


IN CHE MODO LA SOCIETA’ TOORRE DI GUARDIA CAMBIA LA SUA OPINIONE

“Nessuno ci vieta di cambiare le nostre opinioni su qualsiasi argomento, o per eliminare una vecchia interpretazione di una profezia, o un altro passo della Scrittura, quando abbiamo un buon motivo per farlo, di fatto, è importante per noi di cercare di eliminare gli errori e le opinioni puramente tradizionali per scoprire la verità. … E’ nostro dovere quello di “provare tutte le cose” attraverso l’ispirazione della perfetta Parola e “tenere fermo ciò che è buono”.
(WT ottobre 1897 p. 38 delle ristampe)

Ciao Ilnonnosa
Hus.
00domenica 17 maggio 2009 19:03
Raccontare deliberatamente menzogne ed allo stesso tempo crederci davvero, dimenticare ogni atto che nel frattempo sia divenuto sconveniente e poi, una volta che ciò si renda di nuovo necessario, richiamarlo in vita dall'oblio per tutto il tempo che serva, negare l'esistenza di una realtà oggettiva e al tempo stesso prendere atto di quella stessa realtà che si nega, tutto ciò è assolutamente indispensabile. [...] » (Orwell, 1984).


Questa e la massima della società (WTS) La Bibbia indica che costoro "SEDUCONO IL CUORE DEI SEMPLICI" ( Romani 18:18 ) solo i proclamatori di mente chiusa non disposti ad accettarsi possono cadere nell'incongruenza delle continue manipolazioni e cambiamenti di vedute umane.



[SM=x570905]

nevio63
00domenica 17 maggio 2009 19:12
Stimato Ilnonnosa, proprio nello studio di oggi della TG si parlava ancora di salvati e distrutti, al che il mio commento ironico, senza il tono dell'ironia, e' stato: <Qui il paragrafo ribadisce che oltre alla falsa religione ed il sistema politico, troveranno l'annientamento anche coloro che non si saranno uniti per tempo alla congregazione dei TDG..> La risposta e' stata: < Non vogliamo essere cosi' drastici, non possiamo dire questo, perche' sono cose la cui decisione spetta a Dio....per cui non vorremmo dare commenti provocatori.< Qualche anno fa il mio commento (veramente provocatore) sarebbe stato quello giusto. Ciao nevio63.  
Hus.
00domenica 17 maggio 2009 19:19
Ciao Nevio 63,sempre attento a cio' che ti circonda : cosi si mostrano ipocriti perche da un lato dicono che solo i TdG si salvano dall'altro per buttare fumo negli occhi dicono che sara' Dio a giudicare, .



[SM=p1543866] Buona serata Nevio 63


Hus.
00domenica 17 maggio 2009 20:26
Errore di Battitura la scrittura sopra menzionata è Romani 16:18
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