REGGIANE RE 2000/2001/2002/2003/2005

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AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 08:47
ITALERI/SWORD/AUTOCOSTRUZIONE 1:72
REGGIANE RE 2000 FALCO

Il Reggiane Re.2000, noto anche, non ufficialmente, come "Falco", era un aereo da caccia monomotore, monoplano e monoposto realizzato dall'italiana Officine Meccaniche Reggiane sul finire degli anni trenta.

Primo progetto realizzato in proprio dall'azienda emiliana, controllata dalla Caproni SpA, trovò impiego marginale nella Regia Aeronautica nella prima parte della seconda guerra mondiale. Il velivolo ebbe successo commerciale soprattutto all'estero: venduto in Svezia ed Ungheria (in quest'ultimo paese venne anche costruito su licenza), venne utilizzato dalle relative aeronautiche militari che lo denominarono, rispettivamente, J 20 ed Héja


SCHEDA TECNICA


Tipo aereo da caccia
cacciabombardiere
Equipaggio 1
Progettista Roberto Longhi
Antonio Alessio
Costruttore Italia Reggiane
Data primo volo 24 maggio 1939
Data entrata in servizio 1940 (Ungheria)
Data ritiro dal servizio 1945
Utilizzatore principale Ungheria Magyar Királyi Honvéd Légiero
Altri utilizzatori Svezia Svenska Flygvapnet
Italia Regia Aeronautica
Esemplari 158[1]
Altre varianti MÁVAG Héja II
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza 7,99 m
Apertura alare 11,00 m
Altezza 3,20 m
Superficie alare 20,40 m²
Peso a vuoto 2 080 kg
Peso carico 2 730 kg
Peso max al decollo 2 839 kg
Propulsione
Motore un Piaggio P.XI RC.40,
radiale a 14 cilindri raffreddato ad aria
Potenza 1 000 CV
Prestazioni
Velocità max circa 530 km/h, a 5 300 m di quota
Velocità di crociera 440 km/h
Velocità di salita a 6 000 m in 6 min 10 s[2]
Corsa di decollo 170 m
Atterraggio 300 m
Autonomia 740 km
Tangenza 11 200 m
Armamento
Mitragliatrici 2 Breda-SAFAT da 12,7 mm con 300 colpi ciascuna[3]
Bombe due da 100 kg; predisposizione per 4 spezzoniere con 22 ordigni da 2 kg ciascuna

REGGIANE RE 2001 FALCO II


Il Reggiane Re.2001, noto anche, non ufficialmente, come "Falco II", era un aereo da caccia monomotore, monoplano e monoposto prodotto dall'italiana Officine Meccaniche Reggiane (controllata dalla Caproni) all'inizio degli anni quaranta.

Sviluppato dal Reggiane Re.2000 "Falco", ne rappresentava l'evoluzione con un più potente motore a V. Costruito in 237 esemplari, venne impiegato dalla Regia Aeronautica nel teatro del Mediterraneo durante la seconda guerra mondiale, soprattutto su Malta, con diversi ruoli quali intercettore, cacciabombardiere e caccia notturno.

Rappresentò la base per lo sviluppo dei successivi Reggiane Re.2005 e Re.2006.

SCHEDA TECNICA


Tipo aereo da caccia
cacciabombardiere
Equipaggio 1
Progettista Roberto Longhi
Antonio Alessio
Costruttore Italia Reggiane
Data primo volo giugno 1940
Data entrata in servizio 1942
Utilizzatore principale Italia Regia Aeronautica
Altri utilizzatori vedi qui
Esemplari 237[1]
Sviluppato dal Reggiane Re.2000
Altre varianti Reggiane Re.2005
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza 8,36 m
Apertura alare 11,00 m
Altezza 3,15 m
Superficie alare 20,40 m²
Peso a vuoto 2 460 kg
Peso carico 3 240 kg
Capacità combustibile 544 l[2]
Propulsione
Motore un Alfa Romeo RA 1000 RC.41
Potenza 1 175 CV (864 kW)
Prestazioni
Velocità max 545 km/h a 5 470 m
Velocità di stallo 120 km/h
Velocità di salita a 7 000 m in 7 min 59 s[3]
Corsa di decollo 168 m
Atterraggio 255 m
Autonomia 1 100 km a 469 km/h a 6 000 m[3]
Tangenza 11 000 m[3]
Armamento
Mitragliatrici 2 Breda-SAFAT calibro 7,7 mm da 600 colpi ciascuna
2 Breda-SAFAT calibro 12,7 mm da 350 colpi ciascuna
Bombe una bomba da 250 o 640 kg nella versione CB

REGGIANE RE 2002 ARIETE


l Reggiane Re.2002 Ariete era un monoplano monomotore italiano sviluppato durante la seconda guerra mondiale. Rappresentava un'evoluzione del precedente progetto Reggiane, il Re.2000, integrando alcune delle modifiche già introdotte con il Re.2001. Venne impiegato dalla Regia Aeronautica, per poco più di un anno. Trovò anche un limitato impiego con la Luftwaffe che lo utilizzò in operazioni contro la resistenza francese. Tra tutti i velivoli della Reggiane fu quello prodotto nel maggior numero di esemplari (circa 250), se non si considerano i Re.2000 prodotti su licenza in Ungheria.

SCHEDA TECNICA


Tipo Cacciabombardiere
Equipaggio 1
Progettista Antonio Alessio
Roberto Longhi
Costruttore Italia Officine Meccaniche Reggiane
Data primo volo ottobre 1940
Data entrata in servizio dicembre 1942
Utilizzatore principale Italia Regia Aeronautica
Altri utilizzatori Italia Aeronautica Cobelligerante Italiana
Germania Luftwaffe
Esemplari 250 circa
Sviluppato dal Reggiane Re.2000
Dimensioni e pesi
Lunghezza 8,16 m
Apertura alare 11,00 m
Altezza 3,15 m
Superficie alare 20,40 m²
Carico alare 158 kg/m²
Peso a vuoto 2 390 kg
Peso max al decollo 3 890 kg
Capacità combustibile 600 L
Propulsione
Motore un Piaggio P.XIX R.C.45 Turbine; radiale a 14 cilindri in doppia stella raffreddato ad aria
Potenza 1 160 CV
Prestazioni
Velocità max 530 km/h alla quota di 5 500 m
Autonomia 1 100 km
Tangenza 10 500 m
Armamento
Mitragliatrici 2 Breda-SAFAT calibro 12,7 mm
2 Breda-SAFAT calibro 7,7 mm
Bombe fino a 650 kg in 3 attacchi (due subalari ed uno sotto la fusoliera)

REGGIANE RE 2003 BIPOSTO


Il Reggiane Re.2003 era un monomotore da ricognizione ad ala bassa realizzato dall'azienda italiana Officine Meccaniche Reggiane negli anni quaranta e rimasto allo stadio di prototipo.

Derivato dal caccia Re.2000, venne presentato per rispondere ad una specifica per la fornitura di un velivolo in grado di sostituire gli IMAM Ro.37, ma a causa delle priorità imposte dal decorso della seconda guerra mondiale il progetto, inizialmente approvato, venne accantonato.

SCHEDA TECNICA

ipo aereo da ricognizione
Equipaggio 2
Progettista Roberto Longhi
Antonio Alessio
Costruttore Italia Reggiane
Data primo volo 29 luglio 1941
Data entrata in servizio 1944
Utilizzatore principale Italia Regia Aeronautica
Altri utilizzatori Germania Luftwaffe
Esemplari 2
Sviluppato dal Reggiane Re.2000
Dimensioni e pesi
Lunghezza 8,08 m
Apertura alare 11,0 m
Altezza 3,20 m
Superficie alare 20,40 m²
Peso a vuoto 2 470 kg
Peso max al decollo 3 320 kg
Propulsione
Motore un radiale Piaggio P.IX bis RC.40
Potenza 1 000 CV (735 kW)
Prestazioni
Velocità max 510 km/h
Velocità di crociera 412 km/h
Autonomia 720 km
Tangenza 9 800 m
Armamento
Mitragliatrici 2 Breda-SAFAT calibro 12,7 mm
Bombe fino a 500 kg
Piloni 3

REGGIANE RE 2005 SAGITTARIO


Il Reggiane Re.2005, noto anche come "Sagittario", era un aereo da caccia monomotore, monoplano e monoposto prodotto dall'italiana Officine Meccaniche Reggiane (controllata dalla Caproni) nella prima metà degli anni quaranta.

Sviluppo dei precedenti Re.2000 e Re.2001, ne rappresentò l'ultima evoluzione prodotta in serie, dotata del motore tedesco Daimler-Benz DB 605. Costruito in poco più di trenta esemplari, durante la seconda guerra mondiale venne impiegato dalla Regia Aeronautica nell'estate del 1943 e, successivamente all'armistizio di Cassibile, dall'Aeronautica Nazionale Repubblicana e dalla tedesca Luftwaffe, che ne utilizzarono alcuni esemplari superstiti, oltre a quattro di nuova produzione.


SCHEDA TECNICA


Tipo aereo da caccia
Equipaggio 1
Progettista Roberto Longhi e Giuseppe Maraschini
Costruttore Italia Reggiane
Data primo volo maggio 1942
Data entrata in servizio giugno 1943
Utilizzatore principale Italia Regia Aeronautica
Esemplari 32[1]
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza 8,73 m
Apertura alare 11,00 m
Altezza 3,15 m
Superficie alare 20,40 m²
Carico alare 175 kg/m²
Peso a vuoto 2 600 kg
Peso max al decollo 3 610 kg
Capacità combustibile 536 l
Propulsione
Motore un Fiat 1050 RC.58 Tifone
12 cilindri a V
raffreddato a liquido
Potenza 1 475 CV (al decollo)
Prestazioni
Velocità max 628 km/h a 6 950 m
Velocità di crociera 515 km/h
Autonomia 1 250 km
Tangenza 12 000 m
Armamento
Mitragliatrici 2 Breda-SAFAT calibro 12,7 mm con 350 colpi per arma
Cannoni 3 MG 151/20 calibro 20 mm (uno montato sul mozzo dell'elica e due nelle ali) con 150/200 colpi per arma
Bombe fino a 1 160 kg

fonte wikipedia
AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 08:50
TUTTI I REGGIANE



AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 08:51
REGGIANE RE 2000 FALCO I
AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 08:52
AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 08:54
REGGIANE RE 2000 FALCO I
AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 08:54
AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 08:57
LXXXV Apuania
00venerdì 9 maggio 2014 09:44
REGGIANE 2000
Carissimo,
ammiro sempre i tuoi lavori ed apprendo
tanto dalle tue schede tecniche però stavolta
ho molti dubbi sull'autenticità di questa veste
mimetica. Perdona la mia, eventuale, ignoranza
ma hai trovato riscontro in qualche video o photo
riguardo questa livrea così insolita? Ciao e grazie.
[SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
b. [SM=g8106]
AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 10:30
si', ho trovato spunto su una rivista:

CACCIA ASSALTO N. 1 ed. Bizzarri 1971

c'e' da dire cmq, che i colori sono sicuramente alterati dalla stampa dell'epoca, e che, quindi, ho liberamente interpretato.
AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 10:33
AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 10:34
REGGIANE RE 2001 FALCO II

AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 10:36
LXXXV Apuania
00venerdì 9 maggio 2014 11:21
Re:
AKAGI54, 09/05/2014 10:30:

si', ho trovato spunto su una rivista:

CACCIA ASSALTO N. 1 ed. Bizzarri 1971

c'e' da dire cmq, che i colori sono sicuramente alterati dalla stampa dell'epoca, e che, quindi, ho liberamente interpretato.



Conosco la pubblicazione cui fai riferimento, tra l'altro
le edizioni Bizzarri erano in Roma vicino casa mia e per molti
di noi anziani sono state il primo supporto documentato per le
nostre realizzazioni modellistiche degli esordi. Ciao.
b. [SM=g8106]
[SM=g7278]


fabrizio19691969
00venerdì 9 maggio 2014 11:24
Re: Re:
LXXXV Apuania, 09/05/2014 11:21:



Conosco la pubblicazione cui fai riferimento, tra l'altro
le edizioni Bizzarri erano in Roma vicino casa mia e per molti
di noi anziani sono stato il primo supporto documentato per le
nostre realizzazioni modellistiche degli esordi. Ciao.
b. [SM=g8106]
[SM=g7278]





anziani? a 56 anni??????? ma va la..al massimo maturi [SM=g1865386]


AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 11:27
si', questa serie di riviste sono state la mia prima fonte di riferimento, seguita a ruota dalla grande STORIA DELL'AVIAZIONE mondiale ed. Fabbri 1973/75
AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 11:29
Re: Re: Re:
fabrizio19691969, 5/9/2014 11:24 AM:



anziani? a 56 anni??????? ma va la..al massimo maturi [SM=g1865386]





sono d'accordo


LXXXV Apuania
00venerdì 9 maggio 2014 12:01
REGGIANE 2000
Parlavo di anzianità modellistica....
[SM=g7278] [SM=g9327] [SM=g7278]
del resto gli opuscoli Bizzarri appartengono
alla preistoria dell'editoria specializzata
nel settore a noi caro. Avanti giovantù !!!
[SM=g10218]
AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 12:23
REGGIANE RE 2001 con cannoni da 20 mm (autocostruzione)



AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 12:24
AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 12:25
Marco-64.
00venerdì 9 maggio 2014 13:48
se non ricordo male all'aeroporto di Reggio Rmilia hanno un Reggiane 2000 funzionante.
bellissimi.
ciao ciao
p.s. Hai anche il prototipo a reazione con motore tedesco?
il famoso prototipo scomparso.
AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 14:15
REGGIANE CON MOTORE A REAZIONE?

C'e' una leggenda su un motore a reazione installato sul Reggiane, ma si parla di RE 2007, leggi un po' qua:

MISTERI E LEGGENDE

ATTENTI AL "RE 2007"


Ultimamente, su alcune riviste specializzate, sono apparsi articoli relativi al Reggiane RE 2007.
Ora, come vi sarete accorti, tale velivolo non appare nella lista dei velivoli di cui intendiamo parlare nel sito e questo per una ragione molto semplice: il RE 2007 non è mai esistito!

Sorpresi? E perché mai? Il nome Reggiane è sempre stato al centro di leggende e misteri grandi e piccoli ed il 2007 è, appunto, uno di questi.
Ora, il "RE 2007" sta alla storia aeronautica come le "teste di Modigliani" a quella dell'arte. Il fatto è che il predetto reattore non è mai esistito e nessuno più di noi, perdutamente innamorati dei velivoli Reggiane, desidererebbe il contrario.
Purtroppo la ricerca storica deve basarsi sui fatti, non sui desideri ed i fatti sono chiari e riassumibili in alcuni punti che ci permetteremo di esporre:


Abbiamo letto che il progetto del "RE2007" sarebbe stato ottenuto "modificando il progetto del precedente Re. 2006"; ebbene, trattandosi di aerei totalmente diversi, più che di modifica si dovrebbe parlare di progetto ex novo per il quale, nella migliore della ipotesi, potrebbero essere utilizzati alcuni dei calcoli già esistenti per il 2006;


Abbiamo letto che il 2007 avrebbe portato la MM 541; questa risulta, negli elenchi delle MM assegnate dalla Regia Aeronautica, corrispondere al secondo prototipo del RE 2006 (quello mai costruito e neppure iniziato). Tenuto conto, poi, che secondo certa "letteratura" i lavori progettuali sarebbero stati avviati a partire dall'Ottobre 1943 resta da chiedersi chi avrebbe riassegnato la MM al nuovo progetto: sicuramente non gli Enti competenti della R. A. e neppure quelli della nascente A.N.R. che, per inciso, non ebbe mai a seguire norme per l'assegnazione di codifiche a livello di MM. A riprova si ricordi che nessuno dei velivoli prodotti per conto ANR ebbe la MM, con l'eccezione di quelli impostati in linea al momento dell'Armistizio a fronte di commesse emesse dalla R.A.;


Abbiamo letto che la costruzione del prototipo avvenne presso l'Officina Sperimentale di Correggio; il che è impossibile perché l'Officina Sperimentale era a Reggio Emilia, non distante dall'attuale palazzina dell'aeroclub. A Correggio le Reggiane avevano avuto l'autorizzazione ad occupare una palestra all'interno della quale venne effettivamente assemblato il RE 2006. A margine un curioso aneddoto: completato il velivolo, si pose il problema di farlo uscire dal locale e fu quindi necessario "allargare" l'ingresso demolendolo;


Abbiamo anche letto che le parti costruite del 2007, insieme al prototipo del 2006, il 12 ottobre 1944, sarebbero state concentrate a Taliedo; con quale mezzo tali parti sarebbero state spostate da Correggio a Taliedo? Lo chiediamo perché il prototipo RE 2006 fu caricato su un rimorchio e trainato con un trattorino "Balilla" (avete presente che cos'era il "Balilla"?) - unico mezzo reperito dalle Reggiane per la bisogna - e condotto a destino da due eroici, è il caso di dirlo, dipendenti dopo un viaggio inenarrabile.


Abbiamo letto che i reattori Jumo 004 sarebbero giunti troppo tardi per poi essere venduti sottobanco da militari tedeschi nel dopoguerra ed uno di essi sarebbe quello esposto a Vigna di Valle. Non sappiamo, francamente, se i motori Jumo 004 siano stati o meno venduti dai militari tedeschi. Ci pare più plausibile che l'origine del 004 reperito dall'Ing. Ambrosini e poi finito a Vigna di Valle, sia identificabile nella presenza di bireattori Arado, operativi sulla fronte italiana negli ultimi mesi di guerra;


Per impostare ed avviare un progetto come quello del "RE 2007" dovrebbero esistere decine se non centinaia di disegni, calcoli e corposa documentazione burocratica. Possibile che non ne sia rimasta traccia? Secondo certa "letteratura" gli Alleati avrebbero razziato la documentazione, cosa che fecero anche per il progetto RE 2005 R, ma pare strano che mentre per il 2005 R sono emersi documenti di fonte inglese nulla sia sinora stato trovato negli archivi statunitensi e in quelli britannici relativamente al jet Reggiane. Neppure nei fondi relativi all'ANR/RSI conservati a Roma e neppure in quelli tedeschi è emersa traccia del 2007. Sembra decisamente strano.
Esiste però il famoso trittico disegnato da Giuseppe Cometti….. peccato che lo stesso Cometti ebbe a dichiarare che il trittico venne da lui eseguito nel dopoguerra su richiesta dell'Ing. Longhi e quindi non possiamo certo annoverarlo tra le prove a favore;


Un progetto come quello del "RE 2007" avrebbe richiesto l'attenzione di un team ben assortito ed organizzato; la sola geniale e vulcanica personalità dell'Ing. Longhi non sarebbe stata sufficiente a portare avanti tale impresa. Se accettiamo tale presupposto, resta difficile da capire perché nessuno dei protagonisti del periodo - tecnici e manager da Alessio a De Prato passando per Maraschini - ricorda di aver mai sentito parlare del reattore in questione;


Abbiamo letto di come i tedeschi, visto il progetto del 2007, sarebbero caduti in preda ad un fenomeno di "amore a prima vista". Perché mai, in tale fase del conflitto, i tedeschi avrebbero dovuto provare un "amore a prima vista" per il reattore italiano quando in Germania progetti altrettanto validi erano in fase di più o meno avanzata realizzazione?


Le Reggiane sarebbero state, nel periodo post armistiziale, in grado di affrontare un simile sforzo? Abbiamo paura che la risposta sia negativa. Non dimentichiamo che il periodo in questione vide la Direzione costretta a barcamenarsi, spesso in modo funambolico, tra tedeschi, fascisti e partigiani; la situazione finanziaria si fece sempre più critica man mano che gli occupanti annullavano le commesse ex R.A. ancora in essere, tanto che il RE 2006 ebbe sola ragione di esistenza nel giustificare l'opposizione alle requisizioni di macchinari ed al trasferimento coatto delle maestranze; il bombardamento del Gennaio 1944 aveva poi annichilito le residue capacità produttive mentre i macchinari erano ormai decentrati o inattivi e chiusi in depositi. Con tutto l'amore che portiamo al nome Reggiane ci sentiremmo di escludere che un progetto di tale portata potesse seriamente svilupparsi in simili condizioni.



In realtà gli articoli recentemente pubblicati peccano, a nostro umile parere, di una certa ingenuità che emerge dallo stesso contenuto: da un lato si scrive che il "RE 2007" avrebbe garantito, da calcoli, prestazioni di tutto rispetto in termini di velocità e salita e nella conclusione si scrive che "… risulta invece deficitario per motorizzazione…. ". Che significa?
Abbiamo anche letto che "… ci si è limitati a riferire quanto risulta dalla documentazione pubblicata …". Bene, però… contrariamente a certi soloni che pretendono ricerche d'archivio e scoop sensazionali, noi sosteniamo che un articolo basato su lavori di altri ricercatori ha una sua valenza positiva all'unica condizione che le fonti siano quelle giuste, che siano aggiornate e sottoposte a controllo incrociato; almeno questo è l'approccio che seguiamo per scrivere e finora non ci siamo mai trovati male.
Ora, tra le fonti citate nell'articolo mancano le sole veramente indispensabili: i testi di Sergio Govi e, aggiungeremmo, la biografia di Tullio De Prato; se l'Autore di certi articoli avesse consultato tali fonti che, ripetiamo, sono le uniche veramente documentate, non sarebbe incorso in un simile incidente.
Ciò che è curioso è che anni or sono, e noi quarantenni non l'abbiamo scordato, si scatenò un putiferio sul caso "RE 2007", un parapiglia a livello nazionale che coinvolse personaggi Reggiane, giornalisti, storici e ricercatori con il risultato finale che la leggenda del jet Reggiane ne uscì a pezzi.
Evidentemente l'Autore di certi articoli è troppo giovane per aver vissuto, seppur da spettatore, tale querelle.
Cosa resta dunque di questa colossale e ben architettata bufala?
Sicuramente il dubbio sulle ragioni che portarono l'Ing. Longhi ad architettarla. Per certo l'Ing. Longhi doveva aver conoscenza dei progressi tedeschi nel campo del volo a reazione, magari prima che i vari Me. 262 divenissero operativi. Certamente la sua mente fervida e dinamica avrà accarezzato l'idea di realizzare il "suo" aviogetto e magari l'aveva anche idealmente impostato ma da qui al sostenere che il "RE 2007" fu una realtà….
Quindi: perché il "RE 2007"? Per dare una risposta dovremmo addentrarci troppo in profondità nel territorio dei "se" e dei "forse" e, in assenza di documenti, preferiamo, almeno per il momento, lasciare ad altri tale diletto.
Di positivo vi è che una grande lezione fu impartita a tutti noi; nel campo della ricerca storica pazienza, accuratezza, diffidenza ed umiltà sono doti indispensabili.
Comunque sia, se il "RE 2007" esistette veramente solo il tempo lo potrà dire ma solo ed unicamente se emergeranno prove documentali ed in quel caso noi saremo il team più felice al mondo.

Quindi un consiglio: fate sempre molta attenzione a ciò che leggete e…. occhio alle fonti!



Il vostro Webmaster
AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 14:19
AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 14:20
REGGIANE RE 2002 ARIETE

AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 14:22
AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 14:24
mc65
00venerdì 9 maggio 2014 14:26
belli!
ho avuto la fortuna di conoscere e fare amicizia con uno dei collaudatori di parte di questa serie... che storie! [SM=g2915747]
AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 14:28
davvero?

e tu, allora, racconta
AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 15:16
AKAGI54
00venerdì 9 maggio 2014 15:18
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