Ragazza

Ragazza, strozza il mio grido
e guardami con gli occhi sognanti,
la neve è sul monte
ed io sono qui a prendere i chicchi di neve,
ragazza, non guardarmi
passa un poco più vicino a me
e prendi i miei sospiri,
la neve sta per cadere
e tu forse cadi su di me,
ragazza, la neve è distante
non puoi più correre,
ragazza, dove mi porti?
io voglio la mia neve
il mio monte
la finestra che si apre sul sole
e un canto nel prato verdeggiante,
perché mi chiudi la porta?
ragazza, inseguimi tu
portami un fiore
un fiore d’amore,
dove amare
se anche tu prendi il fardello
e te ne vai come il tuo sorriso?
Dimmi,
come posso arrivare a te?
Manda un tuo alito
e un fiore giungerà
il fiore porterà il mio corpo
vicino a una stella
e vicino a te,
non meravigliarti
se la tua chitarra smetterà di suonare
nel vedere il mio violino
è la nostra forza, ricordalo,
la forza dei nostri suoni
la forza delle nostre nevi
la forza di chi ha le ali,
ragazza,
non dimenticarlo,
le tue mani possono portarmi lontano
farmi issare su quella nube
e sospingermi sino
al tuo orizzonte,
tu piangi?
non piangere se sono via
la nostra forza, ricordalo,
vedi, su quel monte
tu non piangi più
ma ridi e gridi,
ecco su quella rupe
scuoti il capo,
non scuoterlo
su quella cima
su quella neve
vedi?
ci sono già io.


Ignazio

CARO IGNAZIO


bella e malinconica immagini in cui ci si riflette.

A rileggerti presto

Tenerissima

Grazie infinite, Magda e Cristina.
Un abbraccio




Ignazio

Malinconica e dolcissima. Ogni verso regala immagini e sogni

Chitarre, violini e fiori profumati; dev'essere stupenda questa ragazza se ti ispira versi così dolci...Complimenti

Gio

Grazie infinite, Giorgio e Alessandro, dei vostri apprezzamenti. Voglio donarvi un piccolo particolare: la poesia l'ho scritta 30 anni fa ed esattamente nel 1977.............. Il fatto che vi sia piaciuta mi riempie di gioia: vuol dire che il mondo poetico del giovane Ignazio era valido......
Un abbraccio




Ignazio