STATUTO COMPLETO - Scopi, Regole, Gerarchie ...

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Lythande
00mercoledì 2 marzo 2005 05:06



ARTICOLO 1 - La descrizione




Articoli ON

1.1

L’Armata Reale di Avalon è una Gruppo di Guerrieri, di allineamento positivo o neutrale, essi sono fedeli e dedicano la loro vita alla difesa del Reggente in Carica e collaborano con le Istituzioni preposte alla giustizia e al bene dell’isola senza tuttavia perdere di vista quello che è il loro primario obbiettivo o scopo.

1.2

Questo gruppo di avalonesi è unito da una comunione di scopi ed ideali: essi sono in grado ci combattere singolarmente o di compattarsi formando un gruppo addestrato quale scorta, manipolo o falange armata. Il loro intervento può essere richiesto esplicitamente dal Reggente in situazioni di pericolo dell’isola stessa o dalle congreghe alleate che si trovano nello svolgere dei loro compiti ad aver bisogno di maggior forza armata.

1.3

Coloro che entrano a far parte dell’Armata Reale non sono cavalieri, in quanto di essi non detengono gli ideali, le caratteristiche mistiche, le attitudini comportamentali ne sono guardiani, in quanto non rientra tra i loro compiti la sorveglianza diretta delle azioni di ogni membro del regno.

1.4

Un militante nelle file dell'armata reale non interverrà direttamente nelle dispute tra i cittadini a meno che queste non vadano a danneggiare la vita di sudditi o di appartenenti alle classi fedeli al Reggente.
Le caratteristiche che denotano ogni soldato sono il rispetto nei confronti dei compagni e dei cittadini nonché il coraggio da dimostrare sia in battaglia che al di fuori di essa.
Non è necessario distinguersi per levatura intellettuale o per alti ideali di vita, fa fede il coraggio mostrato nell'uso delle armi ed il senso di lealtà verso il Gruppo

Articoli OFF

1.5


L'allineamento dei membri dell'armata reale è positivo o neutrale (ad esclusione del caotico neutrale) e comunque sempre diretto al bene o alla prevenzione dal caos, in quanto questo direttamente va a minare la tranquillità di ciò a cui loro sono votati: la difesa del reggente e la pace del Regno tutto.

1.6

Possono fare parte di questa armata tutte le razze ad eccezione di:
Razze oscure che non supportano e consentono allineamenti caratteriali positivi (vampiri, drow, orchi; Mannari si in quanto nella razza mannara possono essere presenti diverse predisposizioni caratteriali tra cui anche l’allineamento caotico-buono)

Razze che non siano predisposte al combattimento per struttura fisica: gnomi, fate.


ARTICOLO 2 - Lo scopo




2.1

Il principale scopo dell'Armata Reale è la difesa del Reggente in carica, per il quale ogni membro di essa, a prescindere dal grado e dal ruolo ricoperto, deve essere disposto a sacrificare la vita.

2.2

I compiti di difesa si estendono anche a tutti quei membri di corte che si dimostrano fedeli al Regno e al Reggente e richiedono o abbisognano di protezione.
Lo stesso vale per tutti coloro che il Reggente indica di caso in caso come bisognosi di protezione: in questo caso fa fede la parola della Regina, e l’armata tutta deve attenersi a quanto impartito.

2.3

Sicura collaborazione è garantita alle congreghe che si prodigano per il bene dell'isola: Cavalieri, Guardiani, Difensori del Pendragon.
L’Armata reale non si sostituisce ad essi in quelli che sono i loro compiti e scopi,come sopra descritto per via delle caratteristiche radicalmente diverse ma prestando servizio e soccorso qualora ve ne fosse necessità e richiesta dinnanzi ad un comune nemico e sempre e solo per il bene della Pace dell’Isola.

2.4

La tutela degli indifesi è considerata pratica atta a conservare la Pace che sull'isola regna, in questo un membro dell'armata reale non si tirerà mai in dietro, pur mantenendo il proprio intervento alla semplice difesa di chi è in difficoltà, senza ergersi a giudice.

Premura di chi assiste a manifestazioni di questo genere, deve essere un intervento subitaneo atto a sedare il clamore momentaneo per poi volgersi alle autorità competenti di caso in caso.



ARTICOLO 3 – Comportamento e Regola




Articoli ON

3.1


In qualsiasi situazione di pericolo del Reggente un membro dell'Armata Reale è tenuto a lasciare le proprie occupazioni per ottemperare, anche a costo della propria vita, al suo compito.
Non vi saranno attenuanti per chi, provato che fosse presente ed attivo sull'isola, si macchierà di inadempienza al proprio compito di protettore.

3.2

Un membro dell'Armata Reale è tenuto a rispettare le Leggi e le Istituzioni dell'Isola Sacra. Pur non essendo un esempio di valori e virtù morali, in quanto tra le fila della stessa possono militare persone semplici per indole e rozze per modi, ma il Rispetto e la buona condotta sono essenziali modi di comportamento.
Provvedimenti disciplinari, fino all’espulsione dal Corpo, saranno presi per chi verrà additato come trasgressore o come irrispettoso di usi e costumi dell’Isola.

3.3

La Vita è considerata sacra sull'isola: essi uccideranno solo per difesa del Reggente o in casi estremi, tuttavia, in situazioni di estremo pericolo in cui si impone la scelta di salvare la Regina o coloro che sono sotto stretta protezione, saranno tollerate anche uccisioni di nemici disarmati, purchè sia provata l'effettiva gravità del momento.
In tutti gli altri casi, i membri dell’armata cercheranno di catturare e condurre alle Autorità competenti chi si macchierà di crimini.

3.4

Un membro dell'Armata reale non chiederà mai quanti siano i nemici, ma in quale direzione debba andare per combatterli, e se necessario andrà incontro alla morte in battaglia con baldanza.
Se utile ad una giusta causa la morte sarà anzi gradita, poiché con essa si realizza lo scopo della sua missione.
E' il CORAGGIO la virtù che distingue questi uomini.

3.5

Un membro dell'armata reale è tenuto a mantenere la calma nelle situazioni di pericolo così come nella vita di tutti i giorni.
Essi, impavidi guerrieri, si diversificano in questo da altri vili combattenti, pur non eccellendo nella filosofia delle armi e della guerra, il sangue freddo che si dimostra nelle situazioni di pericolo deve essere di esempio alla comunità tutta.

3.6

I membri dell'armata reale rifuggono l'ozio, in quanto sempre vigili nel loro compito di protezione del regnante: devono sottoporsi a quotidiani allenamenti, in singolar tenzone o in mischia, affinando così le diverse tecniche di battaglia.
La loro FORZA deve essere effettivamente riscontrata.

3.7

Ogni soldato è tenuto al rispetto per i propri confratelli, ai quali mai potrà negare aiuto in situazioni che vedano coinvolti gli ideali che accomunano gli intenti.
Sono altresì obbligati a rispondere delle proprie azioni al Comandante dell'armata o agli Ufficiali che in caso di assenza ne fanno le veci.

3.8

Un membro dell'armata non è un maestro d'armi, non è dunque tenuto ad impartire lezioni a semplici avalonesi.
Per il compito che si prefigge, ossia di essere sempre vigile ed attento a migliorare se stesso, difficilmente potrà dedicarsi a questo genere di occupazioni e per lo stesso motivo, unito alla scarsa predispozione ad indagar le propensioni dell’animo umano, non può correre il rischio di armare un braccio che in futuro potrebbe rivelarsi nemico della Pace e del Reggente.
In situazioni di questo tipo è bene direzionare alle congreghe competenti la questione: Maestri delle Armi od eventualmente Cavalieri che possono prendere allievi esterni di congrega.
Casi particolari possono essere discussi con il Comandante o con il Consiglio degli Ufficiali, che può in situazioni di comprovata tranquillità ignorare questo articolo dando il benestare.

3.9

Un soldato dell’armata reale è sempre tenuto a farsi riconoscere come tale nei suoi giri di ronda o nelle occasioni di confronto che siano inerenti al ruolo. Essi possono durante la sera o quando non sono in servizio abbigliarsi come meglio credono ma pur sempre in modo consono. In caso di duelli o normali accadimenti ogni soldato può utilizzare indifferentemente il proprio equipaggiamento o quello ufficiale dell’armata reale.

L’obbligo sussiste invece per le occasioni ufficiali (scorte, celebrazioni di riti…) in cui:

Soldati, soldati semplici, scorta reale indossano un mantello blu scuro che reca le effigi dell’armata
Veterani ed Ufficiali indossano un mantello rosso che reca le insegne dell’armata
Il Comandante utilizza un mantello della medesima foggia e con i simboli di colore bianco.

Soldati, soldati semplici, scorta reale utilizzano l’armatura fornita in dotazione:
http://it.geocities.com/maestri_dei_mestieri/equip_soldato_armata.htm

Veterani, ufficiali utilizzano l’armatura fornita in dotazione:
http://it.geocities.com/maestri_dei_mestieri/equip_ufficiale_armata.htm

Il Comandante utilizza l’armatura in dotazione:
http://it.geocities.com/maestri_dei_mestieri/equip_comandante_armata.htm


Informatore dell’armata Reale ed il Protettore della corona non hanno invece obblighi di sorta, a seconda del momento o dell’azione in cui sono impegnati hanno la facoltà di farsi riconoscere o meno. A loro viene comunque fornita l’armatura d’ufficio, ed un mantello blu per il primo e rosso per il secondo:
http://it.geocities.com/maestri_dei_mestieri/equip_ufficiale_armata.htm

Articoli OFF

3.10


Il ruolo di membro dell'armata reale spesso mette in risalto nel proprio agire quotidiano sull’isola: per questo è importante saper ruolare in modo consono ed opportuno in ogni circostanza, a prescindere poi da quelle che siano le scelte di allineamento.
Verranno presi provvedimenti per chiunque non mostrerà in breve un'idonea capacità di gioco, o comunque volontà al miglioramento.




ARTICOLO 4 – La Gerarchia - i passaggi di Grado – gli Organi Decisionali – La struttura Militare




4.1 – GERARCHIA (descrizione sintetica)

COMANDANTE DELL'ARMATA REALE
A capo della coalizione. A lui spettano le decisioni ultime e definitive. tuttavia è buona norma che ogni genere di decisione sia presa e sancita dallo stesso solo dopo aver interrogato ed interagito con Ufficiali e Membri del Consiglio.

UFFICIALE DELL'ARMATA REALE
Gli ufficiali sono sempre Membri del Consiglio, in assenza del Comandante a loro, in accordo, spettano le decisioni ed il compito di coordinare.
Agli ufficiali il compito di prendere costantemente informazioni dai sottoposti sull’andamento dell’armata.
Agli ufficiali il compito di coordinare gli informatori, accertandosi che essi svolgano il loro ruolo e che nessuna informazione importante e degna di nota sfugga al corso burocratico delle cose.
Contribuiscono a scegliere le Nuove leve, ad indicare promozioni o degradi e all’addestramento dell’Armata.

PROTETTORE DELLA CORONA
I più partecipi ed attivi possono essere scelti per far parte del Consiglio, sebbene il loro ruolo non li obblighi ad una partecipazione insistente alla vita dell’armata.

VETERANO DELL'ARMATA REALE
Alcuni tra i Veterani possono essere scelti per far parte del Consiglio. Ad essi il compito di vegliare sui sottoposti e di riferire agli ufficiali ogni cosa riguardi gli sviluppi, i miglioramenti o le problematiche rilevate tra i soldati.
I Veterani dell’armata reali sono altresì gli INSEGNANTI del corpo dell’Armata: essi sono tenuti a divulgare il codice della stessa, a mostrare lo stile di vita tipico dei soldati, e a curare lo sviluppo bellico dei soldati.

INFORMATORE DELL'ARMATA REALE
Chi ricopre questo ruolo è dotato di buona autonomia, ha tuttavia il dovere di riferire costantemente ad Ufficiali e Comandante l’esito delle sue missioni e rendicontare le informazioni prese.

SCORTA REALE
Chi ricopre questo ruolo fa della disponibilità la sua dote principale: essenziale essere sempre disponibili ad effettuare scorte qualora richiesto.
Costanti devono essere allenamenti e presenza.

SOLDATO SCELTO
Obbligo di frequentare il più possibile la vita dell’armata, al fine di migliorare le proprie tecniche belliche.
Libertà d’azione limitata: in casi gravi è bene che essi si relazionino ai superiori per meglio comprendere come agire.

SOLDATO
Reclute e membri da poco presenti: tenuti a presenziare e ad allenarsi al fine di migliorare le proprie capacità per poter conseguire il loro scopo principale, servire la Pace che nel Regno sempre perdura.
Libertà d’azione limitata: in casi gravi è bene che essi si relazionino ai superiori per meglio comprendere come agire.

4.2 – I passaggi di grado

Criteri di Valutazione per promozioni e passaggi di carica:

SOLDATO SEMPLICE --> SOLDATO SCELTO

· Capacità di autogestirsi nelle varie situazioni: portando avanti gli ideali che regolano l'armata tutta
· Competenza nell'uso delle armi: deve essere basilare ma comunque completa
· Rapporto con i confratelli e capacità di creare sinergia e sintonia

SOLDATO SCELTO --> SCORTA; INFORMATORE
tutto quello di cui sopra più:

· Capacità di muoversi in modo coordinato con gli altri confratelli anche in situazioni di duello
· Comprovata fiducia, guadagnata in seno all'armata
· Capacità di muoversi nei vari luoghi e nelle varie situazioni senza esser sopraffatto dalla propria indole e senza creare situazioni di dubbio gusto
· Discrezione
· Capacità di valutare il pericolo e di sapere come, quando intervenire e quando è il caso di chiamare aiuti o prendere provvedimenti.
· //off: esperienza e capacità nel ruolare

SCORTA; INFORMATORE --> VETERANO
tutto quello di cui sopra più:

· Capacità didattica
· Gesta che dimostrino coraggio, fedeltà e lealtà alla regina ed al regno.

VETERANO --> UFFICIALE
tutto quello di cui sopra più:

· Capacità organizzativa
· Capacità di formulare alleanze e buon accordo con congreghe alleate
· Buon senso
· Fiducia da parte del Reggente e delle alte cariche del Regno

PROTETTORE DELLA CORONA
Carica con una storia a se stante e non soggetta al normale iter dei passaggi di grado.

4.3 – Organi decisionali

A parte il giudizio incontestabile del Comandante, le decisioni generali ed ordinarie vengono prese nel:

CONSIGLIO DELL'ARMATA

Costituito da ufficiali e dai membri più valorosi tra Veterani ed altre cariche e presieduto dal comandante.
Ad esso anche il Reggente potrà prendere parte;
Esso si riunisce per:

· Accettare i nuovi membri dopo averne valutato attentamente le caratteristiche evidenti, il comportamento tenuto sull’isola, i trascorsi e il possesso dei requisiti necessari.
· Decidere le promozioni dei componenti la congrega in base: all’impegno profuso, alla presenza attiva e al comportamento tenuto sull’Isola, alla partecipazione ai GdR, a parità di meriti si considererà l’anzianità di ingresso nella congrega
· Prendere ogni altra decisione necessaria alla normale gestione della congrega


I consiglieri potranno variare da tre a quattro, a seconda delle necessità e del numero dei membri.

4.4 – Struttura militare dell’Armata Reale

LE TRE FALANGI

Sulla base dell’ ordine gerarchico sopra esposto, vengono all'armata sviluppate tre linee di addestramento, al fine di portare il Gruppo ad essere in grado di combattere insieme costituendo una vera e propria Unità di battaglia, qualora la difesa del Reggente e del Regno necessitasse di essere in grado di affrontare una forza nemica che attaccasse in massa.
Per questo verranno effettuati specifici allenamenti, che comunque saranno supplementari rispetto all'addestramento che ogni soldato riceverà nel corso della propria permanenza in seno all'Armata.


Esisteranno dunque TRE FALANGI:

FALANGE D'ASSALTO (avanguardia)
FALANGE DIFENSIVA (retrovia)
FALANGE TIRATORI (copertura laterale dell'Armata)

Da subito il Soldato procederà a scegliere la tecnica di combattimento che vorrà perfezionare e proseguire nel corso della sua permanenza nell'armata
La gerarchia rimane la stessa, verrà specificata, tramite una spilla o un simbolo di riconoscimento ufficializzato dal comandante la specialità scelta.

COMANDANTE DELL'ARMATA REALE (in grado di guidare e condurre le tre falangi unite)

UFFICIALE DELL'ARMATA REALE (un ufficiale a capo di ognuna delle tre: TIRATORI/D'ASSALTO/RETROVIE)

VETERANO DELL'ARMATA REALE (TIRATORE/D'ASSALTO/RETROVIE)

SOLDATO SCELTO DELL'ARMATA REALE (TIRATORE/D'ASSALTO/RETROVIE)
SOLDATO DELL'ARMATA REALE (TIRATORE/D'ASSALTO/RETROVIE)

Ogni altra carica in questi casi verrà accorpata al gruppo secondo questa stessa modalità.

ARTICOLO 5 - Il Reclutamento - Espulsioni - Degradi




5.1

Chiunque voglia entrare a far parte dell'Armata Reale deve giurare fedeltà al Reggente e di conseguenza al mantenimento della pace sull'isola;
Deve altresì dimostrare CORAGGIO; SPIRITO DI SACRIFICIO; ATTITUDINE AL COMBATTIEMNTO e DISPOSIZIONE ALL'APPRENDIMENTO: son questi i requisiti minimi di ogni buon combattente che voglia entrare a far parte del GRUPPO; chiunque aspira ad entrare nelL'Armata deve dimostrare questi valori; se sarà giudicato idoneo potrà indossare gli emblemi di soldato.

Militerà come soldato al pari di chi da più tempo è attivo ma sarà tenuto sotto costante osservazione dai più esperti per un periodo che potrà variare di caso in caso: in questo periodo la nuova leva verrà appellata come Recluta e verranno presentati al Consiglio degli Ufficiali numerosi Rapporti al fine di valutare le propensioni e l'affidabilità.
Ogni Recluta all'interno dell'armata dovrà dimostrare inoltre rispetto per i suoi compagni e per i cittadini nonché onore sia battaglia che al di fuori di essa.

5.2

L’apertura o la chiusura del Reclutamento verrà sempre segnalata nell’apposita bacheca (//forum o sito) e segnala nella Pubblica Rocca Avalonese.

5.3

Le domande di reclutamento devono essere effettuate a mezzo della Bacheca dell’armata (//forum) seguendo le indicazioni della stessa, o in alternativa inviando una breve missiva di presentazione al Comandante dell’Armata o ad un Ufficiale, che in ogni caso verificherà ed a sua volta inoltrerà nell’apposita sezione la domanda, affichè l’organo decisionale preposto alle valutazioni si attivi.
E’ essenziale, all’atto della richiesta aver preso visione di questo statuto e dimostrare di conoscere il regolamento dell’Isola di Avalon in tutto per e per tutto.

5.4

Viene espulso dall'armata reale:

· Qualsiasi membro che manchi di rispetto ad un suo compagno (sia esso superiore; di pari grado od inferiore).
· Qualsiasi soldato che non rispetti gli ordini di un suo superiore senza dare una ragione plausibile.
· Chiunque non rispetti ciò che è scritto su questo statuto.
· Chiunque cospirerà contro l'armata stessa ai fini di danneggiarla.
· Chiunque non rispetterà le leggi di Avalon (questo vale sia per la sezione ON che per la sezione OFF delle stesse) se non per pura ed unica necessità da esporre ai superiori e giustificare.
· Qualsiasi membro che porrà richiesta di ammissione ad altra congrega prima di aver chiarito la propria posizione all’interno dell’Armata.
· Chiunque dopo ripetuti richiami dimostri di non voler migliorare le proprie pecche o i propri limiti.
· Qualsiasi membro che non si faccia vivo in bacheca o non dia sue notizie al comandante o agli ufficiali per un periodo superiore ai 20 giorni (su questo punto il Consiglio ed il Comandante possono decidere di soprassedere in caso di elementi meritevoli ed in caso siano a conoscenza di motivazioni specifiche che spingono qualcuno all’allontanamento prolungato, ma pur sempre temporaneo.
· Chiunque venga segnalato dal Reggente, o da altri organi preposti al controllo dei singoli, come nemico dell’isola e persona non gradita.

5.5

Le richieste di dimissioni non verranno accettate se non date con un preavviso di minimo giorni 7 salvo casi eccezionali che dovranno in ogni caso essere motivati; se la richiesta non verrà fatta con queste condizioni il soldato dovrà spiegarne le cause che dovranno essere accettabili, pena il demarco del soggetto come "Nemico dell'isola"; se verrà invece fatta domanda in modo adeguato la richiesta verrà discussa dal Consiglio e verrà deciso se accettare o meno le dimissioni presentate.


ARICOLO 6 - Il saluto e il Codice





6.1

Sid et virtus è il saluto ufficiale dell'armata a contraddistinguere il coraggio e la temerietà di uomini disposti a dare la vita per la causa a cui si sono votati: la difesa del Reggente e con essa del benessere dell'Isola Sacra.
Il saluto è obbligatorio tra fratelli di spada e nei confronti dei Membri eminenti del Regno, facoltativo verso chiunque altro.
Honor Virtutis Preamium il motto che contraddistingue l’agire dei singoli: l'onore ed il rispetto dei confratelli e della comunità sono il silente premio per chi, con Forza, Coraggio e Temerarietà adempie ai propri compiti.

6.2

Speranza

Un Soldato dell’Armata reale ha radicata nel suo cuore la Speranza profonda nella Pace e nella giustizia, egli motiva su questa il suo agire. La sua lama e il suo braccio saranno all’occorrenza dispensatori di vita per chi è giusto, debole o coraggioso e di morte per chi minaccia ciò in cui esso crede e a cui esso vota la sua vita. Egli impara nel corso della propria permanenza in armata ad arrestare il suo braccio, fiducioso della bontà degli ordini impartiti dai fratelli o da coloro in cui egli crede, perché forte e viva è la speranza di crescita in un contesto giusto ed armonico.

Prudenza

Un Soldato dell’Armata reale saprà sempre valutare in qualsiasi momento la situazione che avrà di fronte. Con discernimento saprà adeguare ad essa il proprio comportamento cosi da non essere causa di pericoli per se stesso e gli altri.

Giustizia

Un Soldato dell’Armata reale deve essere l’espressione della giustizia: egli la rappresenta nel suo agire in battaglia e nella vita.
Il cuore di un soldato rispetta la giustizia, e per questo mai si erge a giudice della azioni altrui, ma sa controllare il suo braccio e la sua voce proprio in virtù di questo, lascia ad altri il compito di impartire punizioni o formulare giudizi, la sua via lo porta altrove: la dove serve il coraggio, la dove una spada è la voce di ciò in cui egli crede.
Egli crede nella giustizia che gli organismi dell’Isola garantiscono e di questa si fa portavoce nel suo agire.

Forza

La forza di un soldato dell’Armata reale è data dal suo animo coraggioso unitamente alla sua prestanza fisica. Nel tempo essi divengono formidabili guerrieri per queste caratteristiche.
Metterà la sua forza al servizio della pace del regno
Saprà essere fratello di chi persegue gli stessi obbiettivi ma privo di scrupoli e spietato con chi si macchia di viltà e scorrettezza.

Fede

Un Soldato dell’Armata reale è spesso costretto a far appiglio alla propria fede nelle situazioni dure che gli si prospettano. Egli non è un cavaliere, e non è spinto alla pugna e nell’agire da particolari convinzioni: egli ha Fede in se stesso e nei propri compagni.
Ha fede nella propria spada e in ciò che questa rappresenta.

Coraggio

Il coraggio di non pensare mai al domani, di affrontare gli eventi con animo saldo e viso fiero.
Il coraggio di chi ha uno scopo ed un fine da perseguire, di chi non si guarda alle spalle consapevole che i fratelli di spada lo faranno per lui.
Il coraggio di accettare gli esiti che il fato decreterà ad ogni azione compiuta. Il coraggio di chi sicuro e deciso avanza nella vita alla ricerca di giustizia e pace.

Fratellanza

Ogni soldato impara presto che nelle battaglie come negli scontri importanti fondamentale e vitale è il sostegno di chi persegue il medesimo obbiettivo. Rispetto e protezione reciproca per questo sono sempre perseguiti da ogni membro dell’Armata Reale.

Umiltà

Un Soldato dell’Armata Reale riconosce le capacità degli altri, non vanta mai le sue, ma lascia che siano gli altri se lo vogliono a riconoscerle, egli non se ne interessa perché forte è la sua motivazione e sicurezza ed altre le sue priorità.
Non si fregia degli onori raggiunti,lascia ad altri glorie e vanti,questi non sono il suo obbiettivo; egli consapevole del proprio valore si confronterà con i fratelli deciso e sicuro nella sua via.
Non invidierà mai, perché l’invidia fa decadere la concentrazione in battaglia e nello svolgimento dei propri compiti.

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[Modificato da Lythande 02/03/2005 5.49]

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