Silent Hill
Giappone/Usa/Francia
2h e 5'
Horror
Regia: Christophe Gans
Anno: 2006
Censura: V.M. 14
Eagle Pictures
Uscita: 07-07-2006
Cast
Attori Protagonisti:
Radha Mitchell
(Rose Da Silva )
Gli altri attori:
- Sean Bean
(Christopher Da Silva)
- Laurie Holden
(Cybil Bennet)
- Jodelle Ferland
(Sharon Da Silva)
- Jodelle Ferland
(Sharon/Alessa)
- Deborah Kara Unger
(Dahlia Gillespie)
- Laurie Holden
(Cybil Bennett)
- Kim Coates
(Poliziotto Thomas Gucci)
- Kim Coates
(Henry Townshend)
- Tanya Allen
(Anna)
- Tanya Allen
Crew:
Costumi:
- Wendy Partridge
Fotografia:
- Dan Laustsen
Montaggio:
- Sébastien Prangère
Musiche:
- Jeff Danna, Akira Yamaoka
Prodotto da:
- Samuel Hadida, Don Carmody
Sceneggiatura:
- Roger Avary
Scenografia:
- Peter P. Nicolakakos
Soggetto:
- Christophe Gans, Nicolas Boukhrief
Produzione:
Davis-Films, Silent Hill DCP Inc., TriStar Pictures, Konami Corporation Ltd.
Distributori:
Eagle Pictures
Trama
Rose non riesce ad accettare il fatto che sua figlia Sharon stia morendo per una malattia fatale. Nonostante le proteste del marito, scappa con la figlia per portarla da un mistico guaritore. Lungo la strada, si imbatte in un portale multidimensionale che la porta in nell'oscura e deserta città di Silent Hill. Sharon scompare, e Rose insegue per tutta la città ciò che crede essere la sagoma della figlia. Comprende subito di non trovarsi in un luogo normale. La città è abitata da una varietà di creature ed una oscurità viva che quando cala trasforma tutto ciò che tocca. I pochi abitanti umani rimasti sono intrappolati e combattono una battaglia persa in partenza contro l'oscurità. Insieme ad un poliziotto chiamato Cybil, che è stato mandato li per recuperare Rose e Sharon, Rose cerca la figlia imparando lungo la via la storia di Silent Hill divenendo consapevole di essere una semplice pedina di un gioco molto più grande. Per salvare la figlia, Rose stringe un patto con un demone sotto forma di bambina...
Recensione
"Silent Hill": Insert coin, please
Trarre un lungometraggio di un paio d'ore da tre videogames non è operazione agevole, tanto più che la coerenza narrativa è spesso un optional nella costruzione delle trame di prodotti del genere, che devono soddisfare esigenze del tutto diverse rispetto ad un film.
Si cimenta nell'impresa Christophe Gans, le cui precedenti prove ("Crying Freeman", "Il patto dei lupi") non erano certo esenti da un certo narcisismo visivo. Il 'vizietto' del buon Gans trova qui terreno fertilissimo, col risultato che "Silent Hill" soffre di paurosi squilibri narrativi: è estremamente dilatato quando non serve, e frettoloso quando sarebbe necessaria una spiegazione. Entità varie appaiono qua e là senza che si capisca chi o cosa siano, le psicologie dei personaggi sono inesistenti, un buon attore come Sean Bean si limita a una comparsata, la sceneggiatura raggiunge vette di involontaria comicità da C-movie, alcune caratterizzazioni sono talmente marcate da risultare grottesche (la reietta Dhalia, la poliziotta lesbo-sadomaso interpretata da Laurie Holden).
Il tutto su sfondi visivamente ineccepibili, e anzi a tratti più che suggestivi: il panorama urbano di Silent Hill con la sua incessante pioggia di cenere è bellissimo, peccato.
di: David Frati
[Modificato da Ste 106XN 06/07/2006 11.58]