NO AI PEDAGGI
Io sono fermamente contrario ai pedaggi, compreso per le città. Sono una misura maledettamente plutocratica e non progressiva: perché mai dovremmo concedere anche questo privilegio a chi non gliene frega niente di sganciare 2,5,10,20 euro mentre se a qualcuno questa cifra cambia qualcosa si trova disincentivato?!?
Io sono semmai per le chiusure TOTALI, supportate da un buon servizio alternativo al più basso costo possibile (tendente a zero) e da parcheggi gratuiti. Che comunque dovrebbero esserci anche in caso di pedaggio per chi, MERITORIAMENTE, decidesse di fermare l'auto prima.
Visto che lo scopo è ridurre le presenze lesive dell'ambiente e avvantaggiare i più motivati tanto vale farlo o con un numero fisso di accessi (sul modello entra chi arriva prima, poi si aspetta che eventualmente esca qualcun altro) o, appunto, con delle buone navette, anche se costringessero il turista ad aspettare talvolta quella mezz'ora - quaranta minuti non sarebbe poi una tragedia. E' chiaro che così il fattore di selezione diventa il TEMPO, che, pur risorsa non omogenea, lo è comunque più della ricchezza, ed è senz'altro più distribuito... nonché più sensibile al valore motivazionale.
Il pedaggio invece rende sì molto importante la motivazione a raggiungere il loco per chi è meno abbiente, ma del tutto irrilevante per chi è danaroso.
Dopo di che si possono impostare tutti gli strumenti ulteriori che si vogliono per esentare dal blocco disabili, macchine con 5 persone a bordo, vecchi, bambini etc. etc. Non solo: si può anche decidere di fare liste di accesso separate per residenti e non, riservare un tot di accessi alle prenotazioni anticipate per migliorare la gestione del territorio, e così via.
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Aggiungo solo due cose:
1) se mi si dice che il pedaggio è una forma di finanziamento e che le politiche alternative sono costose, ribatto che quegli stessi soldi - se sono necessari - è meglio che arrivino da una forma di tassazione progressiva e generale, perché anche se io non andrò mai sul Terminillo esso RESTA anche un MIO patrimonio. Inoltre se il pedaggio è inteso come finanziamento esso crea orribili paradossi tipo che anche se esso nasce con l'auspicio di ridurre gli accessi gli enti gestori iniziano invece ad apprezzare l'afflusso monetario
: per cui se gli accessi sono davvero pochi tanto vale che il pedaggio non ci sia perché il contributo economico che esso fornirà sarà in proporzione minimo, se invece tale contributo è rilevante ciò significa o che il "biglietto" è molto alto (=sempre più favoriti i più ricchi) o che gli accessi sono rimasti troppi. [vedi MULTE: teoricamente sono uno strumento amministrativo per scoraggiare le infrazioni, di fatto ormai i comuni CREANO intenzionalmente situazioni limite per aumentare le riscossioni...]
2) l'idea di tassare monetariamente - a meno che la cifra non sia in ogni senso, davvero, "SIMBOLICA" - l'accesso a degli spazi pubblici mi risulta comunque ripugnante. Favorisce una deformazione del concetto stesso di spazio (per non dire del concetto di pubblico...), reso anch'esso una RISORSA sensibile alle pressioni della situazione economica individuale. Lo spazio è e deve restare accessibile, percorribile, attraversabile con la massima "trasparenza". Qualora questo, giustissimamente, non sia possibile per motivi di TUTELA, le barriere devono essere il più possibile egalitarie.
Perfino se capisco che risulterebbe più scomodo anche per me in prima persona, tuttavia preferisco che mi si dica che devo prenotare un mese prima (non dico "un giorno" per entrare, ma magari "una finestra" di qualche giorno) piuttosto che l'idea di dover pagare... e non certo per tirchieria!!!
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Scusate se mi sono dilungato così ma è un tema a cui sono molto sensibile.
Ciao,G.