Tutto in ghingheri con i colori del nuovo sponsor, Valentino strappa il miglior crono nella prima, interlocutoria giornata dei test di precampionato. I tempi e il commento del nostro inviato
Sembra una vecchia foto di Biaggi... e invece è Valentino Rossi sulla M1 con la nuova livrea 2006
Sepang - E' senza dubbio un anno pieno di novità quello della Moto Gp che ha iniziato oggi l'attività con la prima giornata di test a Sepang. Solito caldo, uno striscione che inneggia al numero magico 46 (l'adesivo più in voga in Malesia da appiccicare sulle Honda Wave 110 e le Modenas Kriss dei ragazzi locali) e parecchie novità.
Senza cambiare molto è la Yamaha la più attiva. Le moto di Rossi e Edwards sono già state verniciate a tempo di record nei colori Camel e fa un po' impressione vedere la M1 con questa grafica un tempo riservata ai nemici Biaggi e Barros. Ma l'effetto è notevole, soprattutto perché tutto il box, dalla moquette a terra ai pannelli divisori non fanno pensare ai test e alle moto con le carene grezze o grafiche provvisorie, ma già a una gara di stagione. La M1 2006 si riconosce per il codino tagliente e affilato come una spada, ma sotto ha un telaio più aderente al motore e una ciclistica più semplice da mettere a punto e un motore con qualche cavallo di più. Che la Yamaha tenga a cuore questo mondiale lo si vede anche dal fatto che ci sono due test bike affidate a Yoshikawa e Fujiwara. Insomma, si sviluppa ad alto livello, come è giusto che sia in una stagione che si annuncia molto combattuta. Perché l'obiettivo è uno solo, il trono di Valentino.
Il pilota pesarese, nonostante i tanti impegni mondani, benefici e di moda, è bello pimpante e già dal mattino Rossi è in pista. Foto ufficiali, briefing con i tecnici e via in pista. Una bella manifestazione d'impegno da parte di un pilota che si vede già in F1. Si dice che a inizio febbraio sarà in prova a Valencia con la Ferrari (lui non nega e si trincera dietro il più classico dei no comment) in un test di gruppo che potrebbe vedere in azione Vale (su Ferrari) e Alonso assieme. Ma intanto il numero 46 resta qui, e lavora duro, segno che se mai lascerà le moto, lo vorrà fare da campioni.
Il programma delle varie Case presenti è variegato, ma su tutto primeggiano gli impegni con i gommisti, veri padroni della scena. E qui ci sono tutti: Michelin, Bridgestone, Dunlop e persino la Pirelli che è qui con le Kawasaki del team PSG-1 superbike con Laconi, Fonsi Nieto e Walker. La Casa francese ha presentato alle squadre Honda un programma di lavoro terribile persino per Nicky Hayden abituato a macinare 100 giri al giorno. Ma non scherza nemmeno la Bridgestone che per la stagione ha pronti Itoh test rider Ducati e Jacque che farà lo stesso lavoro con la Kawasaki.
Torniamo ad Hayden... L'americano, come non bastasse, sale anche sull'unica 211 nuova versione (l'evoluzione di quella vista a Brno in estate) perché è lui lo "sviluppatore" dell'HRC. Ma per l'americano, come per gli altri piloti Honda, c'è una 211 apparentemente identica a quella della passata stagione, oltre ad una del 2005 tenuta per comparazioni. Domani arriverà Ishi, project leader della 211, e ci spiegherà che strada tecnica prenderà la Honda. Intanto gli altri si sono dati da fare parecchio.
La Ducati ha le nuove Desmosedici versione 2006 (che però hanno il sistema ride by wire comandato tramite cavi e non diretto alla manopola), la Kawasaki i nuovi motori, un telaio più aderente e altre novità per ora da sgrezzare nelle mani del test rider Matsudo che guida una moto molto diversa da quella dei colleghi. Non ha dormito la Suzuki che ha affidato a Hopkins e a Vermeulen una gamma molto evoluta.
Piacevole sorpresa, ecco la famiglia Roberts al gran completo. Kenny padre ha portato la sua nuova KR dotata di motore Honda e affidata al figlio Kenny Junior. Moto bella e interessante con il motore V5 Honda che la Casa giapponese ha deciso di affidargli in versione aggiornata. Se Kenny figlio è ancora un po' sovrappeso, padre sembra ringiovanito di dieci anni: "Ho realizzato a tempo di record una bella moto e soprattutto mi devo solo preoccupare solo della ciclistica, visto che ciclistica e elettronica non le divo toccare. Meglio così". E così siamo a quota 18 partenti della Moto Gp, in arrivo ci potrebbe essere anche la moto numero 19, quella di Checa. Una Yamaha del team Poncharal (che per ora schiera il solo Ellison) per lo spagnolo. L'operazione vede congiunte le forze di Yamaha, Dunlop, dello stesso Checa attraverso uno sponsor spagnolo e della Dorna. Probabile risposta a fine settimana.
Giornata calda, soprattutto per Capirossi che dopo mezz'ora di prove perde il posteriore nella doppia a destra dopo il tornantino e scivola. Nessun danno per il pilota mentre la D16 verrà ricostruita in nottata dai meccanici. Scivola senza danni anche Edwards, ma l'occhio è catturato dalle nuove Suzuki, con lo scarico superiore in stile Honda e il serbatoio del carburante che occupa la parte inferiore del codone, che finalmente sembrano competitive anche se il team non fornisce i tempi. Atteggiamento ridicolo...
Belle anche le nuove Kawasaki e sorprendente la KR Honda che non va nemmeno piano nelle mani esperte di Roberts. Insomma, un bell'inizio.
I tempi (non ufficiali)
Rossi (Yamaha) 2'02"14
Hayden (Honda) 2'02"23
Malandri (Honda) 2'02"29
Capirossi (Ducati) 2'02"54
Edwards (Yamaha) 2'02"61
Gibernau (Ducati) 2'02"72
Pedrosa (Honda) 2'02"74
Hopkins (Suzuki) 2'03"23
Stoner (Honda) 2'03"57
Nakano (Kawasaki) 2'03"77
Roberts (KR Honda) 2'03"80
Elias (Honda) 2'03"80
De Puniet (Kawasaki) 2'03"90
Hofmann (Ducati D'Antin) 2'04"63
Ellison (Yamaha Tech3) 2'06"40
Cardoso (Ducati D'Antin) 2'07"70
Vermeulen (Suzuki) non comunicato
tratto da motonline