Vuelta 2016 - 3a tappa: Marín - Dumbría (Mirador de Ézaro)

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mauro facoltosi
00lunedì 22 agosto 2016 10:46






GPM


Km 118.0 - Alto Lestaio - 8.3 km de subida a 5.3% - categoría 3

Km 155.4 - Alto Das Paxareiras - 9.3 km de subida a 5.4% - categoría 2

Km 176.4 - Dumbría (Mirador de Ézaro) - 1.8 km de subida a 13.8% - categoría 3


Previsioni meteo

Ourense : cielo sereno, 28.1°C, vento debole da SW (5-6 Km/h), umidità al 43%
Cambados (Km 41) : cielo sereno, 28.9°C, vento debole da WSW (6-8 Km/h), umidità al 42%
Noia – Rifornimento (Km 96) : cielo sereno, 24.8°C, vento moderato da SW (10 Km/h), umidità al 54%
Serres (Km 140.3) : cielo sereno, 24.4°C, vento moderato da WSW (11 Km/h), umidità al 55%
Dumbría (Mirador de Ézaro): previsioni non disponibili

Ultimi mille metri: rettilineo di 50 m in salita, curva a destra e rettilineo di 340 metri, curva a destra e rettilineo di 280 metri, curva a sinistra e destra e rettilineo di 215 metri, curva a sinistra e rettilineo d'arrivo di 115 metri in salita. Rampe al 11%, 15% e 20%.

Ultimo km




Curva a sinistra a 115 metri dall'arrivo




Rettilineo d'arrivo (direzione corsa)



Rettilineo d'arrivo (direzione telecamera)

mauro facoltosi
00lunedì 22 agosto 2016 10:50
Presentazione della tappa
Inizia la tiritera degli arrivi in salita, vero e proprio “biglietto da visita” della corsa spagnola che, nelle ultime stagioni, ne ha proposti un numero spropositato, ben lontani dagli standard degli altri grandi giri: quest’anno ne saranno in programma ben dieci (cifra record assieme all’edizione del 2013), mentre Giro e Tour hanno tenuto un profilo più basso proponendone rispettivamente cinque e quattro. A dire il vero il primo degli approdi in quota non sarà proprio un salitone, poichè per raggiungere lo spettacolare belvedere del Mirador de Ézaro bisognerà percorrere appena 1,8 Km e salire sino ad appena 260 metri sul livello del mare. Ma non saranno certamente “appena” le pendenze, poiché quella media si attesta al 13,8%, mentre la massima sarebbe del 20% come segnalato sul “road book” della Vuelta, anche se un cartello stradale posto accanto allo scollinamento “strombazza” addirittura un 30%! Un muro a tutti gli effetti, di quelli che piacevano molto allo spagnolo “Purito” Rodríguez, che ha annunciato il ritiro dall’attività agonistica subito dopo la gara olimpica di Rio e che nel 2012 si impose proprio in cima al Mirador de Ézaro, in quello è che stato finora l’unico precedente della Vuelta. La tappa vinta dall’ex corridore della Katusha era completamente pianeggiante sino ai piedi del muro finale, mentre stavolta la marcia d’avvicinamento sarà un po’ più articolata grazie alla presenza di altri due GPM negli ultimi 66 Km, sui quali spicca l’Alto das Paxareiras di 2a categoria, ufficialmente 9,3 Km al 5,4% ma che presenta pendenze importanti nella prima parte, con un tratto di un chilometro al 10%. Da segnalare, infine, la presenza del traguardo volante con abbuoni a soli 10 Km dal termine: una tale concentrazione di premi e pendenze, con la conseguente bagarre, renderà la tappa ben più ostica del previsto.



mauro facoltosi
00lunedì 22 agosto 2016 10:50
Previsioni sulla tappa?
mauro facoltosi
00lunedì 22 agosto 2016 18:00
Vittoria del francese Geniez con 21" sullo spagnolo Ruben Fernandez (nuovo capoclassifica) e 26" su Valverde, Froome e Chaves. Da questi tre Quintana e Contador perdeno rispettivamente 6 secondi e 28 secondi.

Commenti?
Nebe1980
00martedì 23 agosto 2016 00:12
Valverde correndo tutti e tre i grandi giri sta dimostrando che una stagione si può fare tutta ad alti livelli. Siamo solo all'inizio del giro di Spagna e quindi il buon Alejandro potrebbe anche andare in crisi nelle tappe più impegnative però se riuscirà anche in questa Vuelta a fare un buon risultato come ha fatto al giro e come ha fatto, senza avere neppure i gradi di capitano al Tour, pur correndo in modo discutibile avrà dato un bel calcio nel deretano alle grandi convinzioni del ciclismo moderno per cui i corridori vanno preparati a computer per un solo grande obbiettivo stagionale.
Froome dal canto suo sembra voler cercare di dimostrare di non essere come Armstrong e di cercare di puntare anche a qualcos'altro rispetto al Tour ma solo dopo essersi assicurato la vittoria nel suo obbiettivo. Si spera che essendo la Vuelta una corsa con meno tensione rispetto al Tour gli altri si liberino della zavorra dalla quale si sono fatti trattenere al Tour e si decidano nel caso Froome prendesse la maglia ad attaccarlo a testa bassa.
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