=RuiBarros=
00giovedì 30 luglio 2009 16:01
Ecco le schede dei nuovi "fenomeni"...
Nicolas Spolli — Al Catania dal Newell's Old Boys, difensore del 1983.
Il Catania continua la sua linea argentina col Materazzi di Rosario: passaporto comunitario, questo centralone che ha giocato per tutta la sua carriera (quattro anni fin qui) nel Newell's Old Boys ha come principale dote la capacità sulle palle alte (anche in fase offensiva può regalare qualche gol) e come principale difetto una certa rudezza, peraltro molto limitata col passare degli anni (nei debutti incappava in parecchi rossi). Il suo ultimo allenatore, Nestor Sensini, assicura che è perfetto per il nostro campionato
Rodrigo Palacio — Al Genoa dal Boca Juniors, attaccante del 1982
Alla fine la sua treccina, vezzo mai abbandonato in carriera, è approdata in Europa. Lo fa con qualche anno di ritardo e a prezzi, tutto sommato, di saldo (5 milioni di euro). Dal 2006, a ogni sessione di mercato, è stato fra i più chiaccherati: negli anni passati lo volevano le grandi d'Europa, ma lo bloccavano una richiesta molto alta da parte del Boca (arrivata anche a 20 milioni di dollari) e, pare, una moglie che non voleva lasciare l'Argentina. Prima del ritorno in patria di Riquelme , è stato per anni, per distacco, il più pagato giocatore d'Argentina, con ingaggio da un milione di dollari. Seconda punta, ha giocato gran parte della sua carriera al fianco di un centravanti potente come Martin Palermo: ha classe e velocità, ama svariare sulla fascia e può adattarsi bene al tridente di Gasperini. Palacio ha segnato 54 gol in 131 partite in campionato, ha giocato poco in nazionale soprattutto per la terribile concorrenza nel ruolo, ha esperienza internazionale e di finali: stiamo parlando di un potenziale colpaccio di Preziosi, che ha ottenuto lo sconto in virtù di un'ultima stagione passata in gran parte in infermeria.
Erwin Hoffer — Al Napoli dal Rapid Vienna, attaccante del 1987
Lo chiamano Jimmy, e al Mondiale Under 20 di due anni fa, in Canada, si era scolpito quel nome, Jimmy, fra i capelli. Jimmy Hoffer, da Jimmy Hoffa, sindacalista, politico e gangster negli Usa. Ventidue anni, ha segnato 12 gol nelle ultime 10 giornate del campionato austriaco, chiudendo a quota 27, e ha già messo insieme undici presenze e 2 gol con la nazionale maggiore, con cui ha partecipato all'ultimo Europeo. Uomo d'area per eccellenza, ha nella velocità e nel moto perpetuo le sue caratteristiche migliori. Ma sono il fiuto del gol e la capacità di anticipare le mosse dei difensori che lo rendono tanto prolifico. E' stato indicato come possibile sostituto di Lavezzi, ma si discosta parecchio dall'argentino, inserendosi invece nel filone "piccoli Inzaghi crescono". Dalle montagne austriache, dove ama pescare, a Napoli: il cambio di orizzonti sarà notevole.
Rafael Romo — All'Udinese dal Llaneros, portiere del 1990
Fino a sei mesi fa era un assoluto sconosciuto: la competizione che gli ha cambiato la vita è stato il Sudamericano Under 20, in cui è stato il miglior portiere del torneo ed è riuscito a garantire la qualificazione al Mondiale al Venezuela, una sorpresa. Romo sfiora i due metri di altezzza, è bravo fra i pali ma anche in uscita: gran fisico, gioco coi piedi da migliorare. Nell'immediato Handanovic non si tocca, ma in Sudamerica giurano su un suo futuro radioso.
Allan Nyom — All'Udinese dall'Arles, difensore del 1988
Pescato nella terza serie francese, è un terzino destro passato anche, senza debuttare in prima squadra, dal Nancy. Nyom nell'ultima stagione ha contribuito con 35 presenze alla promozione nella "B" francese dell'Arles: ha firmato un quadriennale.
Denis Alibec — All’Inter dal Farul Costanta, attaccante romeno del 1991
In principio si tratta di un acquisto per la Primavera: classe 1991, come Santon, si dividerà fra la formazione di Pea e qualche allenamento con Mourinho. Si tratta di un centravanti mancino, alto 185 centimetri circa, indicato da molti come uno dei migliori talenti del calcio giovanile romeno. Titolare nell’Under 19, ha messo insieme anche 18 presenze e 2 gol con la prima squadra del Farul Costanta. Buoni mezzi fisici, ma anche un discreto bagaglio tecnico: acquistato per 500mila euro.
Javier Pastore — Al Palermo dall'Huracan, centrocampista offensivo del 1989
Potenziale crack, come direbbero in Spagna: la delusione del Clausura sfuggito all'Huracan all'ultima giornata è recente, e potrebbe aver eliminato le ultime remore del giocatore (fino alla scorsa settimana diceva di voler passare un altro semestre in Argentina). Fra i migliori '89 in circolazione, è stato paragonato a Francescoli nei primi anni di carriera e ultimamente a Kakà. Grandi doti tecniche e capacità di rendere semplice ciò che è difficile, rispetto al altri prospetti argentini (come il compagno di squadra De Federico) ha anche un fisico da top-player, con quasi 190 centimetri di altezza. Soprannominato "El Flaco" (Il Magro) dovrà mettere su qualche chilo, ma la cosa non dovrebbe preocupare. Intriga invece la capacità di giocare come trequartista, attaccante esterno, ma anche punta vera. Nella squadra di Cappa iniziava solitamente la partita da trequartista e con la squadra in vantaggio diventava prima punta. Ha buoni dote realizzative, sa giocare spalle alla porta e far salire la squadra. Buona visione di gioco e gran dribbling, tira bene col destro: rispetto al giovane Kakà non ha e non avrà mai il cambio di passo e la corsa palla al piede, ma se cresce tatticamente e fisicamente può essere determinante anche in Europa. Il Manchester United sei mesi fa aveva offerto 10 milioni, lo seguiva anche il Real prima della svolta galattica. Per portarlo a Palermo è servito un investimento importante, ma ci sono possibilità che fra un paio di stagioni si generi una plusvalenza mica da ridere. Ad oggi, per noi è il numero 2 fra le new entry in Italia, dopo Diego
Leandro Caruso — All'Udinese dal Godoy Cruz, attaccante del 1981
Centravanti nonostante la statura non elevatissima, è una scelta particolare da parte dei friulani, che di solito prediligono giovani di grandi prospettive. Qui si tratta invece di un 27enne che nella prima parte della carriera ha girato molto, soprattutto in Messico. Artefice della promozione del Godoy Cruz, si è consacrato nell'ultimo anno: 14 gol fra Apertura e Clausura, con annessa segnalazione da parte di molti scout europei di squadre di seconda fascia. Lo favorisce il passaporto da comunitario, ma l'impatto nel campionato italiano è tutto da verificare. Sarà probabilmente punta di rincalzo nell'Udinese.
Juan Guillermo Cuadrado — All'Udinese dall'Independiente Medellin, difensore del 1988
Pare che l'ultima referenza sia arrivata dal connazionale Cristian Zapata, anche se gli osservatori bianconeri raramente hanno bisogno di consigli. Cuadrado, detto Neco (dalla sua città natale Necoclì) è un terzino destro, utilizzato talvolta anche a centrocampo. Secondo alcuni è il "nuovo Zuniga", anche se rispetto al neo-napoletano è più leggerino: ha 21 anni ma è già stato convocato una volta (senza scendere in campo) con la nazionale maggiore. All'Udinese si giocherà la maglia da titolare con Isla, che in quel ruolo si è riciclato, con discreto successo.
stadi.
Nené — Al Cagliari dal Nacional Madeira, attaccante brasilano del 1983
Si può vincere la classifica cannonieri portoghese anche dall’isola di Madeira. Lo ha fatto Nené, attaccante di 25 anni del Nacional, con un passato nel Cruzeiro (fu notato dal Nacional in una tournée in Portogallo). Centravanti puro, destro di piede, ha segnato 20 gol in 28 partite. Da lì si sono scatenate voci di mercato: pareva fossero interessate anche Benfica e soprattutto Arsenal, poi è arrivata l'offerta del Cagliari, da 4 milioni, e l'Atleta di Cristo ha cambiato isola: da Madeira alla Sardegna, dove 40 anni fa un suo omonimo fu nella squadra che vinse lo scudetto. Non gli si chiede tanto, basta non far rimpiangere troppo Acquafresca.
Pablo Barrientos — Al Catania dal San Lorenzo, centrocampista argentino del 1985
Ragazzo prodigio qualche anno fa, esordì in un’amichevole con la nazionale maggiore già nel 2005. Allora Tocalli nell'Under 20 diede a lui il numero 10, preferendolo a Messi. Poi un calo, con tanto di depressione e contestazione dei tifosi del San Lorenzo. Fu ceduto al Fc Mosca (3.25 milioni di dollari), dove giocò tre anni, recuperando il suo livello. L'estate scorsa è tornato al San Lorenzo: ottimo Apertura, Clausura saltato in toto per infortunio al ginocchio. Nel modulo col doppio rifinitore (4-2-2-2) di Miguel Angel Russo partiva dal centro destra. Resta una mezzapunta, ma può agire anche da attaccante esterno. Il Catania ha preso anche il portiere Andujar, già visto però sull'isola con la maglia del Palermo.
Nenad Tomovic — Al Genoa dalla Stella Rossa, centrocampista serbo del 1987
La scuola della Stella Rossa ha prodotto negli ultimi anni un difensore come Nemaja Vidic: se Nenad Tomovic si avvina a quei livelli, Preziosi ha fatto un altro colpo. Difensore centrale, ma anche esterno destro nella difesa a tre di Gasperini, è titolare nell'Under 21, era nell'Olimpica di Pechino ed ha debuttato con la nazionale maggiore. Forte fisicamente, può fare il vice di Bocchetti o andare a far esperienza altrove.
Eliseu — Alla Lazio dal Malaga, centrocampista portoghese del 1983
Tanta corsa, velocità e capacità di arrivare al cross, spesso precisi: sono queste le principali qualità di Eliseu, centrocampista rivelazione del Malaga, che con quest'ultima grande stagione si è garantito il trasferimento alla Lazio. Fino all'anno scorso era considerato un'arma tattica, da inserire a gara in corso per aprire le difese, poi si è guadagnato i gradi da titolare: gioca su entrambe le fasce e ha debuttato in nazionale.
Nicolas Bertolo — Al Palermo dal Banfield, centrocampista argentino del 1986
Da "enganche" a "volante" puro, dal Boca Juniors al Banfield: Nicolas Bertolo in carriera ha fatto qualche passo indietro per trovare la sua giusta dimensione e lanciarsi finalmente nel calcio europeo. Nato come numero 10 nelle giovanili del Boca, si è trasformato in un regista moderno, che non disdegna l'interdizione ma che soprattutto butta via pochi palloni, trovando semopre la soluzione più lineare. la sua ultima annata, dopo un'esperienza in Uruguay al Nacional, è stata sicuramente la migliore, condita anche con 8 gol. La linea verde del club di Zamparini continua.
Pablo Fontanello — Al Parma dal Tigre, difensore argentino del 1984
La sua dote migliore è il gioco aereo, grazie anche ai 191 centimetri di altezza, il suo semestre di gloria è stato quello scorso, quando il Tigre, formazione non certo fra le grandi d'Argentina, è arrivata agli spareggi per l'Apertura. Giocatore di 25 anni, con esperienze anche in Cile, in patria non è considerato una stella. Può essere una onesta soluzione in mezzo alla difesa.
Mato Jajalo — Al Siena dallo Slaven Belupo, centrocampista croato del 1988
Secondo la stampa croata è stato pagato 1,6 milioni di euro, e tale investimento dovrebbe spiegare che si tratta di un possibile "crack" del futuro. Centrocampista, capitano dell'Under 21, era destinato alla Dinamo Zagabria, ma il giocatore ha scelto Siena e il campionato italiano.
Fabian Orellana — All'Udinese dall'Audax Italiano, attaccante cileno del 1986
Lo hanno già soprannominato il "Robinho bianco" per la sua capacità di trattare il pallone. Gioca da esterno destro a centrocampo o in un tridente. Il 15 ottobre del 2008 si tramutò in "giocatore storico": Bielsa lo schierò titolare nella nazionale maggiore (al posto di Sanchez) contro l'Argentina: lui fece impazzire Heinze e segnò il gol della partita, prima vittoria storica del Cile contro l'Argentina. Ci sono però anche lati negativi: si parla di un carattere difficile, che lo ha portato dalle giovanili del Colo Colo all'Audax e che ne ha limitato l'impiego (motivi disciplinari) in prima squadra. Quando ha giocato, però, era sempre il migliore. In dubbio anche la permanenza a Udine, per motivi legati al passaporto, per ora da extra-comunitario.
Alemao — All'Udinese dal Santos, attaccante brasiliano del 1989
Detto Alemao, "il Tedesco", per i capelli biondi (come il suo predecessore del Napoli) era una delle stelle nascenti del Santos. Attaccante alto 185 centimetri, dotato di buona velocità, ma anche di gioco spalle alla porta e colpo di testa, aveva già esordito in prima squadra. Passaporto italiano, è stato acquistato praticamente a parametro zero: al Santos verrano corrisposti premi in base a presenze e traguardi raggiunti dal giocatore.
Jaime Romero — All'Udinese dall'Albacete, centrocampista spagnolo del 1990
Un'altra lungimirante operazione del club di Pozzo: si tratta di un centrocampista esterno sinistro che ha giocato stabilmente nelle nazionali giovanili e che erano finito nel mirino di molti club inglesi. Titolare nell'Albacete nonostante i 18 anni (35 presenze, 3 gol), può fare anche il terzino, ma è più affidabile da metà campo in su. Gran tiro di sinistro, l'Udinese ha bruciato la concorrenza a gennaio, con 1,7 milioni di euro.