Scritto da: manzpker 09/06/2005 18.42
Penso che queste questioni non debbano essere decise dalla popolazione, perché troppo complesse. Il referendum, a mio avviso, dovrebbe essere usato solo per questioni "di base", come la decisione della forma costituzionale, e non per questioni di così alta tecnicità.
Cos'è una questione di alta tecnicità? Come si dovrebbe risolvere un *conflitto* derivante dall'inconciliabilità di talune esigenze con certe decisioni?
Ovviamente, nessuno può operare una distinzione netta fra questioni "tecniche" e "non tecniche" in quanto il referendum, sostenuto da una minoranza, nasce solo
come reazione alla soppressione di un bisogno. Nessuna soppressione di bisogno = nessun referendum! Perchè la gente non indice un referendum indignata contro le leggi ad personam approvate dal Berlusca? In altre parole: ad una nazione intera non può importare una pesetas bucata della complessità e delicatezza di una particolare problematica, se c'è da protestare ed abrogare
si protesta e si abroga. Ecco perchè nessuno, a mio parere, deve arrogarsi il diritto di ritenere il popolo "troppo poco legittimato a decidere". Perlomeno formalmente. Sostanzialmente, con tutta la disinformazione che c'è in giro, l'opprimente influenza di partiti politici ed organizzazioni d'ogni tipo e il carisma degli uomini di Chiesa, ogni referendum è solo una becera battaglia di interessi particolaristici.
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Il cielo stellato che è sopra di me. La legge morale che è in me.
[Modificato da Morgan Fairfax 09/06/2005 23.47]