DEVASTATOR - Alcoholic Invasion
anno: 2007
genere: Thrash
label: K Records
durata: 32 min.
provenienza: Italy
web: www.devastator.it
Line UP
vocal: Albe
guitar: Rob
bass: Rikka
drums: Luke
Tracklist
01. Forever In The Bed
02. Alcoholic Invasion
03. Breath Of Stukas In Rage
04. Doom Child
05. Chuck Berry Wants Hardcore
06. Mad Pusher
07. Star Desire
08. True Hate
09. Solemn Oath
10. Homicidal Maniac
11. Sergeant Napalm
Credo nella chiesa, una santa cattolica e apostolica ... BUARP ... ieri mi sono ubriacato come tutti i Sabato sera, e come tutte le Domeniche passo la giornata a bere caffè e a mangiare crackers e biscotti facendo la spola tra letto e cucina, metto in riproduzione il CD in oggetto e già mi riconosco nella prima canzone "Forever In The Bed" che sembra rappresentarmi perfettamente.
Un semplice prologo per introdurre Alcoholic Invasion, ultimo ottimo lavoro dei Lucchesi Devastator. Dopo 2 anni di silenzio discografico il combo toscano si ripresenta al pubblico con un progetto molto personale, originale e leggermente distante dalla mista sonora del precedente Thrash'n War, ma sopratutto lo fa senza il vecchio e collaudato Luchino alla voce; da qui le prime perplessità al riguardo, avevo già reagito con diffidenza alla notizia dell'abbandono di Luchino al quale molti, come il sottoscritto, erano affezionati per lo stile molto personale, mi sono però bastati pochi minuti di ascolto di questo lavoro per promuovere a pieni voti la grezza, aggressiva e marcia voce di Alberto (già militante della thrash-punk band Carking Massacre).
Come dicevo, la band ha affinato molto il proprio stile dai tempi di Thrash'n War, i testi sono molto ironici e le sonorità giostrano mischiando il thrash teutonico più classico con una base ritmica che ricorda quela vena di hard'n heavy britannico rappresentata da colonne storiche quali Motorhead, a questo aggiungiamo una macinata di riff originali e mnemonici e otteniamo un groove che in sede live ti costringe a saltare e pogare dall'inizio alla fine.
Positivi anche i commenti riguardo la produzione che appare molto curata in ogni dettaglio, offrendo suoni che una volta tanto non hanno bisogno del mastering ultracompresso come vuole la produzione moderna. Ben fatto anche l'artwork disegnato e curato da Denis Gualtieri.
Ovvio che l'originalità nella stesura di brani puramente Thrash ormai è difficile da ottenere dopo più di 25 anni dalla sua comparsa, ma indubbiamente lavori come questo tengono in vita e rinnovano ancora una volta un genere che tanti cazzoni ritengono morto e sepolto.
ebbravi guagliò
VOTO:
8,5/10 [Modificato da Jefe 06/05/2007 20.30]