00 25/12/2005 17:39
Royal Rumble 1991: The Rockers VS The Orient Express (19:17)







Sebbene non abbiano mai vinto un titolo mondiale di coppia (almeno ufficialmente visto che una vittoria in un match per il titolo contro l’Hart Foundation la ottennero senza che tuttavia fosse riconosciuta poiché una delle corde del ring si ruppe), i Rockers possono essere considerati come una delle coppie più spettacolari e rivoluzionarie che abbiano mai combattuto nella WWF. Shawn Michaels e Marty Jannetty proponevano nella WWF uno stile di lotta assolutamente unico in quel periodo, ed ogni loro incontro con i loro high spot e le loro azioni combinate era sinonimo di spettacolo, soprattutto se comparato ai match di alcuni tag team che circolavano all’epoca come i Natural Disaster o i Bushwackers. L’incontro che i Rockers disputarono durante le Royal Rumble 91 fu una sorta di rematch di quello che i due combatterono durante WrestleMania VI contro gli Orient Express (coppia formato da Keto & Tanaka): in quell’occasione Jannetty e Michaels vennero sconfitti anche grazie alle scorrettezze del team guidato da Mr Fuji, e quindi a distanza di diversi mesi cercavano una rivincita sul team proveniente dal Giappone.
Il rematch che combatterono durante la Royal Rumble 1991 fu veramente un bellissimo incontro, straordinario all’epoca, uno dei migliori combattuti dalla giovane coppia nella World Wrestling Federation. Si trattò di una contesa molto spettacolare e molto veloce, con alcuni ottimi high spot eseguiti dai Rockers che mandarono in visibilio il pubblico (tra cui un moonsault di Shawn Michaels). Spesso ci fu il coinvolgimento contemporaneo di tutti e quattro i wrestlers sul ring, e questo rappresentò senza dubbio una novità considerando che gli incontri di coppia di quel periodo seguivano quasi sempre uno schema abbastanza classico. Uno degli aspetti che più rimase in mente di questo incontro sono le azioni combinate di Jannetty e Michaels, veramente da applausi per coordinazione e tempismo come nel caso dell’ottima azione finale su Tanaka che valse il pin e la vittoria, la prima in un PPV ottenuta dai Rockers. Meritevoli di menzione anche Tanaka e Keto (sotto la cui maschera si nascondeva Paul Diamond), velocissimi e molto tecnici. All’epoca questo incontro venne giudicato con toni assolutamente entusiastici, ed ancora oggi se disputato in un PPV riceverebbe sicuramente ottime recensioni.
Dopo questo incontro i Rockers combatterono a WrestleMania VII contro Haku & Barbarian, ottenendo una nuova vittoria nel match d’apertura, per poi combattere ancora a Survivor Series 91 dove ci fu il primo passo verso lo split della coppia formata da Shawn Michaels e Marty Jannetty.



Wrestlemania VII: The Ultimate Warrior VS Macho Man (Career VS Career) (20:47)







Durante la guerra tra Usa e Iraq, per sfruttare il particolare momento politico e sociale che l’America viveva in quel momento,Vince McMahon volle proporre il personaggio di Sgt. Slaughter, un sergente americano che aveva tradito il proprio paese per passare nelle fila Irakene. Nel corso della Royal Rumble 91 Sgt. Slaughter avrebbe affrontato Ultimate Warrior con in palio il titolo mondiale (ancora nelle mani del guerriero da WrestleMania VI), promettendo a Macho Man che se fosse riuscito a sconfiggere Warrior poi gli avrebbe immediatamente concesso una Title Shot. L’obbiettivo di Macho Man a quel punto era di riuscire ad ottenere la stessa promessa da parte di Ultimate Warrior in modo da avere comunque un’opportunità per conquistare il titolo anche se Slaughter avesse perso. Savage inviò così Sensational Sherry da Warrior per chiedergli di concedere al suo assistito una title shot nel caso in cui dopo l’incontro di quella sera fosse rimasto campione del mondo, ma per tutta risposta Warrior rifiutò le proposte di Sherry con un secco “NO!”. Macho Man (che nel frattempo stava assistendo dal backstage al segmento tra Warrior e Sherry) di fronte a quel rifiuto uscì fuori di senno: la sete di vendetta per il rifiuto di Ultimate Warrior e la voglia di usufruire della title shot messa a disposizione in caso di vittoria da parte di Sgt Slaughter lo portarono ad interferire a più riprese nel match per il titolo, tanto da condurre Warrior all’inaspettata sconfitta dopo averlo colpito in testa con il suo scettro. Macho Man però non ebbe modo di sfruttare la title shot promessa da Slaughter in quanto la WWF nominò Hulk Hogan, l’eroe americano per eccellenza, number one contender al titolo del mondo. La rivalità tra Macho Man e Ultimate Warrior giunse quindi a livelli insostenibili, tanto che la WWF si vide costretta a stipulare per la prima volta un particolare incontro tra i due a WM VII, un Career VS Career Match in cui chi tra i due avesse perso avrebbe dovuto abbandonare per sempre il mondo del wrestling. Oggi sappiamo benissimo che lo sconfitto in un match con questa stipulazione torna immancabilmente dopo qualche mese d’assenza tramite qualche escamotage, ma a quel tempo certi meccanismi non erano poi così chiari, per cui vedendo il match si aveva veramente l’impressione che uno dei due in caso di sconfitta dovesse porre fine alla propria carriera.
Fu un match straordinario, incredibilmente intenso e scritto splendidamente, privo di pause e a tratti spettacolare grazie alle manovre da high flyer che ogni tanto Macho Man esibiva. Sensational Sherry tentò di interferire in ogni modo, e fu molto divertente vederla all’opera nel tentativo di rendere la vita difficile all’Ultimate Warrior, riuscendovi in più di un’occasione. I tentativi di pin furono continui, e l’andamento altalenante dell’incontro non lasciava immaginare una fine certa, per cui gli oltre 20 minuti di contesa (sfortunatamente tagliati nel video della Coliseum Video) furono sempre assolutamente imprevedibili. Il match se lo aggiudicò Ultimate Warrior in un finale drammatico: dopo una sceneggiata sul finire dell’incontro in cui sembrava dovesse abbandonare il ring, Warrior si riprese e cominciò a colpire Macho Man con delle devastanti clothesline, scaraventandolo ogni volta fuori dal ring fino al pin finale effettuato poggiando un piede sull’avversario oramai esanime.
La leggenda vuole che, vista la struttura complessa del match, Ultimate Warrior sia stato continuamente imbeccato sia da Macho Man che dall’arbitro sul da farsi nelle varie fasi dell’incontro: Jim Hellwig (vero nome di Warrior) infatti aveva grosse difficoltà a ricordare tutti gli spot del match nonostante fossero stati provati e riprovati molte volte nelle settimane precedenti a WrestleMania. Al termine dell’incontro ci fu poi una conclusione assolutamente inattesa: mentre Sensational Sherry se la prendeva con lo sconfitto Randy Savage dal pubblico giunse Miss Elizabeth a salvare il suo ex marito. Dopo aver scacciato Sherry dal ring, Savage e Elizabeth si riconciliarono in un abbraccio che fece esplodere letteralmente il pubblico presente nell’arena (memorabili le lacrime di alcune tifose), e sono in molti a definire questo episodio come il più straordinario ed emozionante nella storia della World Wrestling Federation.



SummerSlam 1991: Bret Hart VS Mr Perfect (18:03)







Uno dei 5 migliori incontri mai disputati da Bret Hart e sicuramente il più bello mai disputato da “Mr Perfect” Curt Hennig nella WWF. Questo è l’incontro che ha dato il via alla straordinaria carriera da singolo di Bret Hart nella World Wrestling Federation, e sfortunatamente è anche quello che ha frenato sensibilmente la carriera di Mr Perfect. Dopo la sconfitta patita ad opera dei Nasty Boys a WrestleMania VII l’Hart Foundation si sciolse (soprattutto per i problemi fisici e contrattuali di Jim Neidhart), e per questo la WWF decise di lanciare Bret “The Hitman” Hart all’interno della categoria single della WWF (ci aveva già provato, fallendo, nel 1989). Allo stesso tempo Mr Perfect deteneva il titolo IC da ormai nove mesi, ed un infortunio alla schiena che oramai si portava dietro da diverso tempo stava trasformando ogni suo incontro in un autentico patibolo. Di fronte a queste due differenti situazioni la WWF decise di far affrontare i due wrestler a Summerslam 1991 con in palio il titolo IC in una sorta di passaggio di consegne tra Curt Hennig e Bret Hart. Curt Hennig questa volta sarebbe stato accompagnato da “The Coach” (il manager con berretto e fischietto interpretato da John Tolos) visto che Bobby Hennan aveva abbandonato la carriera di manager per quella di telecronistaa, mentre Bret Hart poteva contare sulla presenza dei suoi genitori all’interno del Madison Square Garden.
Fu un match splendido sia dal punto di vista tecnico che emotivo, una sfida avvincente ed intensa fino all’ultimo caratterizzata da continui capovolgimenti di fronte. I tentativi di chiusura furono veramente moltissimi, tanto da far gridare ad un Dan Peterson d’annata durante la telecronaca “Mai visti tanti 1-2-3 in un incontro!”. I due atleti diedero sfoggio a tutto il loro miglior repertorio, compreso Mr Perfect che riusciva a tenersi in piedi a fatica e a vendere in maniera drammaticamente esasperata ogni colpo ricevuto da Bret Hart. Nonostante la mimica facciale tradisse tutta la sua sofferenza ed il suo sforzo anche solo nel tenersi in piedi, Mr Perfect proseguì eroicamente a combattere dando il 110% delle sue possibilità, incurante che quell’ultima fatica l’avrebbe poi costretto a fermarsi per oltre 15 mesi, e tutto questo solo per riuscire a porre over col pubblico il suo avversario. Il match alla fine se lo aggiudicò dopo quasi venti minuti d’incontro proprio Bret Hart grazie alla sua sharpshooter (Hennig cedette praticamente subito), e questo valse all’atleta canadese la prima cintura da singolo della sua prestigiosa carriera all’interno della WWF. Dopo questo incontro Curt Hennig fu costretto ad un lungo periodo di inattività, ma la WWF volle comunque utilizzarlo subito in un ruolo extra ring come manager di Ric Flair. Il suo ritorno vero e proprio sul ring (per la prima volta da face) avvenne invece durante Survivor Series 92 in coppia con Macho Man in un match contro lo stesso Ric Flair e Razor Ramon. Bret Hart invece proseguì nella sua gloriosa carriera da singolo culminata con la conquista del titolo mondiale ai danni di Ric Flair poco prima di Survivor Series 92.



Summerslam 1991: Ted DiBiase VS Virgil (10:56)







Fin dal giorno del suo esordio all’interno della World Wrestling Federation Ted DiBiase poté sempre contare sull’aiuto di Virgil, la sua guardia del corpo che più volte si rivelò di fondamentale importanza nelle sue vittorie. I rapporti tra Ted DiBiase e Virgil si incrinarono però improvvisamente durante la Royal Rumble 1991. In quell’occasione i due affrontavano la coppia formata da Dusty e Dustin Rhodes, e quello era per Virgil il primo importante incontro combattuto in carriera. DiBiase però non concesse nessuna attenuante al suo compagno di coppia, ed anzi lo trattò nel peggiore dei modi nell’arco di tutto il match per ogni errore commesso, arrivando perfino a colpirlo ripetutamente con dei pugni dopo che Virgil lo aveva involontariamente steso con una clothesline. Il duo alla fine riuscì ad ottenere la vittoria, ma quando DiBiase ordinò a Virgil di prendere la Million Dollar Belt e di allacciargliela in vita quest’ultimo esasperato si ribellò e colpì DiBiase con la cintura, mandando in visibilio il pubblico e ponendo così fine a 3 anni di umiliazioni e sfruttamenti. Di fronte a questa improvvisa rottura fu quindi deciso che Virgil e Ted DiBiase si sarebbero affrontati a WrestleMania VII in un match con in palio la Million Dollar Belt. Nelle settimane precedenti all’incontro Virgil venne allenato da Roddy Piper, e per questo motivo il wrestler d’origine scozzese giunse a bordo ring con tanto di stampelle durante l’incontro tra Virgil e DiBiase a WrestleMania (secondo la storyline Piper camminava con le stampelle perché aveva appena avuto un incidente motociclistico, mentre in realtà aveva appena subito il primo intervento di sostituzione dell’anca). Il match fu vinto da Virgil con l’aiuto di Piper, ma solo per count out di DiBiase (con al fianco la nuova manageressa Sensational Sherry che aveva appena abbandonato Savage), e per questo motivo la cintura non passò di mano. Venne annunciato allora un rematch da disputarsi a Summerslam 91, l’edizione del PPV estivo della WWF che quell’anno si teneva all’interno del Madison Square Garden.
Se primo incontro tra i due si rivelò abbastanza mediocre, questo rematch di Summerslam fu invece un match più che discreto e coinvolgente. Si trattò di un incontro caratteristico dello stile WWF di quel periodo, ma sia Virgil che DiBiase furono capaci anche di mostrare cose discrete da un punto di vista tecnico, come nel caso della plancha di Virgil ad inizio incontro. Dopo un inizio rapidissimo tutto a favore di Virgil la velocità dell’incontro si assestò su livelli medi, e da lì fu Ted DiBiase a prendere in mano il controllo del match. Nel corso dell’incontro ci furono diversi colpi di scena, primo fra tutti l’intervento di Sensational Sherry che salì sul ring per colpire Virgil: l’arbitro Dave Hebner inizialmente decretò la fine dell’incontro per squalifica di DiBiase, ma poi tornò sulla sua decisione e, dopo aver fatto allontanare Sherry nel backstage, fece riprendere il match tra lo stupore del pubblico. In questa ultima fase l’incontro divenne imprevedibile ed incredibilmente emozionante: dopo 3 suplex ed un piledriver DiBiase riuscì a schienare Virgil, ma Dave Hebner era KO per un colpo ricevuto per cui non poté procedere con il conteggio. Fu invece abile Virgil a far finire DiBiase con la testa contro uno degli angoli del ring, a cui era stato appena tolto il sostegno, ed a procedere al lento e drammatico conteggio che fece letteralmente esplodere il pubblico del Madison Square Garden.
La vittoria della Million Dollar Belt non spalancò però per Virgil le porte di una carriera di successo all’interno della WWF, ed infatti il wrestler di colore fu utilizzato negli anni a venire come jobber di lusso e vittima sacrificale di alcuni heel come Nailz e Yokozuna. La sua ultima apparizione in un PPV della World Wrestling Federation risale alla Royal Rumble 1994, poi lo abbiamo rivisto nella WCW coinvolto nell’angle dell’NWO. Ted DiBiase invece cominciò a combattere prevalentemente incontri di coppia insieme a IRS, con cui conquistò per 3 volte le cinture di campioni tag team, fino al suo retirement match disputato a Summerslam 93 contro Razor Ramon in cui disse addio al ring per i ben noti problemi fisici alla schiena.



Tuesday in Texas 91: The Undertaker VS Hulk Hogan (13:11)







Dopo la vittoria su Sgt. Slaughter a WrestleMania VII Hulk Hogan era ancora campione del mondo sul finire del 1991, periodo in cui la WWF era riuscita ad ingaggiare dalla WCW nientemeno che Ric Flair. La federazione di Vince McMahon voleva a tutti i costi un Ric Flair VS Hulk Hogan come main event di WrestleMania VIII, e per rendere il tutto ancora più interessante voleva che Ric Flair giungesse all’incontro come campione ed Hulk Hogan come sfidante. Come da abitudine Hogan si rifiutò di jobbare a Ric Flair, e per far fronte all’ennesimo rifiuto del suo campione la WWF dovette pensare ad una possibile scappatoia indolore per concedere a Flair la cintura di campione mondiale. I booker della WWF allora decisero che la strada migliore da intraprendere sarebbe stata quella di rendere vacante il titolo e metterlo in palio alla Royal Rumble 92, facendola vincere a Ric Flair dopo una grandissima prestazione. Per rendere vacante il titolo pensarono allora ad un mini feud tra Hulk Hogan e la nuova stella della federazione: The Undertaker. Durante il Funeral Parlour, segmento di interviste curato settimanalmente da Paul Bearer, Hulk Hogan venne attaccato violentemente dall’Undertaker (con l’aiuto di Ric Flair), cosa che portò ad un match tra i due a Survivor Series 91. A Survivor Series Undertaker riuscì a sconfiggere Hulk Hogan grazie all’aiuto di Ric Flair, ma Jack Tunney, l’allora presidente della WWF, vide il gioco sporco dei due heel e annunciò immediatamente un rematch da disputarsi una settimana dopo in un PPV speciale, Tuesday in Texas (evento che tra l’altro presentava anche il match Jaker Roberts VS Macho Man a conclusione di uno straordinario feud). Questo match di Tuesday in Texas tra Undertaker e Hulk Hogan, sebbene non sia stato nulla di incredibile, fu un incontro migliore del precedente e risultò piacevole e molto emozionante, grazie anche al pubblico presente nell’arena che sembrava dovesse invadere il ring da un momento all’altro per come cercava di sostenere in ogni modo Hulk Hogan. A differenza di quanto avvenne a Survivor Series 91 quest’incontro ebbe un ritmo meno frammentato e leggermente più veloce, anche se complessivamente non si videro grandi cose dal punto di vista tecnico. Molto coinvolgente risultò soprattutto il finale dell’incontro, con Hogan che gettò le ceneri dell’urna in faccia all’Undertaker, garantendosi la vittoria tramite un roll up in una sarabanda generale che coinvolse anche Ric Flair e Paul Bearer. Anche in questo caso però Jack Tunney era a bordo ring e vide il gioco sporco di Hogan, dichiarando così vacante il titolo.
Da sottolineare in questo incontro un episodio particolare allorché The Undertaker, pronto ad effettuare la sua solita Flying Clothesline, inciampò tra le corde del ring (cosa inconcepibile per un personaggio che doveva sembrare a tutti i costi imbattibile ed infallibile in ogni occasione) in maniera estremamente goffa attirando su di se lo scherno del pubblico.